A palazzo di giustizia i vertici della raffineria forniscono i dati degli ultimi anni. Drastica riduzione dell’olio combustibile
MANTOVA. L’uso dell’olio combustibile da parte della Ies, principale responsabile delle emissioni inquinanti di anidride solforosa e polveri sottili, in quattro anni si è drasticamente ridotto: dalle 34.337 tonnellate del 2008 è sceso alle 1.720 tonnellate dei primi quattro mesi di quest’anno, con una proiezione futura di 5mila tonnellate. I dati sono stati forniti lunedì mattina dai vertici della raffineria al procuratore capo Antonino Condorelli che, come noto, ha aperto un’inchiesta sull’inquinamento atmosferico provocato dall’azienda di strada Cipata. Dati che trovano conferma negli accertamenti effettuati da Franco Giacomin, consulente tecnico del magistrato.
Attualmente la Ies ricorre infatti all’utilizzo del gas metano e solo in casi d’emergenza all’olio combustibile. Stando così le cose il procedimento penale potrebbe concludersi con un’oblazione. Ma l’inchiesta non è ancora chiusa. Altra cosa sono gli incidenti che si sono verificati negli ultimi anni. Incidenti che hanno causato fumi, gas e odori molesti.
Nella stessa giornata Condorelli ha chiesto conto anche dell'ultimo guasto avvenuto all'interno della raffineria. Stiamo parlando della perdita di kerosene che, di recente, ha ammorbato l'aria di tre quartieri alla periferia della città.
Sono dieci i manager coinvolti nell'indagine avviata dalla procura per far luce su numerosi episodi di inquinamento. I nomi degli indagati. Nel mirino Ferenc Horvath, 52 anni, dal novembre del 2007 (subito dopo l'acquisizione della Ies da parte del gruppo Mol) presidente del consiglio di amministrazione della società di strada Cipata; Krisztina Doroghazi, 40 anni, la manager ungherese che è stata ad della Ies fino al dicembre del 2009; Gyorgy Dezsenyi, 48 anni, ad della Ies dal febbraio del 2009 a fine gennaio 2010; Zsolt Szalay, 40 anni, da due anni a capo della Ies; Rino Pelagatti, 65 anni, direttore di raffineria fino al giugno del 2009;Vincenzo Greco, 52 anni, direttore di stabilimento dal giugno del 2009 al luglio del 2011; Antonino Gulotta, 52 anni, attuale direttore di raffineria; Guido Barbieri, 57 anni, caporeparto del blending della Ies; Flavio Munaretti, 38 anni, responsabile della produzione degli impianti; Fausto Ponti, 55 anni, vicedirettore della raffineria e responsabile della pianificazione della produzione degli impianti.
Cosa contesta la procura ai dieci manager ed ex? «Aver provocato - si legge nell'avviso di fine indagini - nei casi non consentiti dalla legge, e anche in contrasto con le autorizzazioni e prescrizioni rilasciate dalla pubblica amministrazione competente, e da ultimo contemplate nell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) del 2009, emissioni di gas, vapori, e fumi atti a offendere, imbrattare e molestare le persone in luoghi di pubblico transito e in luoghi privati».
Giancarlo Oliani