17 ottobre 2012 - Gazzetta di Mantova - E Tiana rivendica il merito dell’intervento

«Non c’è soltanto l’assessore, il successo è della commissione ambiente». Gasparini contro tutti

L’ordinanza che obbliga la Ies a ripulire il terreno dei vicini di stabilimento non disinnesca la tensione tra gli ambientalisti e l’assessore Alberto Grandi. Sulla vicenda interviene anche Franco Tiana di Sel, consigliere provinciale e presidente della commissione ambiente: «Il merito non appartiene soltanto all’assessore, è un anno che sollecito e programmo audizioni con Arpa, Asl e gli altri enti coinvolti, insistendo perché la Provincia svolga un ruolo importante nelle questioni ambientali - rivendica Tiana - La verità è che siamo in estremo ritardo, dalla prima campagna di monitoraggio dell’Arpa ad oggi la situazione non è migliorata, l’onda di veleni è ancora una minaccia. E siamo alla campagna numero undici».

Insomma, di chi è il merito dell’ordinanza Ies-Belleli? «Nostro - ripete Gaspare Gasparini di Ambiente e Sviluppo – Siamo stati noi a sollecitare l’individuazione del responsabile dell’inquinamento, anche se era un atto dovuto dal testo unico ambientale. La Provincia, però, ha preferito insistere con accordi di programma sbagliati». E all’assessore che si smarca dal radicalismo ambientalista di chi vuole «ammazzare le imprese», opponendo la formula del dialogo, Gasparini replica: «Non abbiamo mai chiesto la chiusura delle aziende, ma proposto il parco tecnologico. Peccato che non siamo mai riusciti a dibattere il progetto con le amministrazioni locali e i partiti. Di cosa hanno paura? La vera ricchezza è nelle imprese orientate verso un’economia ecocompatibile, non nel lavoro del sottosviluppo che distrugge l’ambiente e ammala i cittadini».

L’ultima stoccata è sull’onda dei veleni, la macchia di idrocarburi che galleggia nella falda del petrolchimico: «È falso che non ci siano più fonti attive – tuona il presidente di Ambiente e Sviluppo – la situazione non è ferma, l’inquinamento in atto è evidente».