WALTER BONATTI
https://www.youtube.com/watch?v=ffbXu1Cojx4
Nel video di youtube: immagini
di Diego Alverà (voce narrante), Walter Bonatti, Daniele Pagliari (Presidente
del Panathlon Club Mantova), Alessandro Giorgetta (direttore editoriale CAI),
Giuseppe Faugiana (delegato prov. CONI Mantova). Elena Betteghella (vice pres.
Pan. Club Mantova ed ass. Sport Comune Marmirolo), Alberto Capilupi (socio Pan.
Club G. Brera- Univr, in rappresentanza del club su delega del Pres. Luciano
Zerbini)
26 febbraio 2022
GRANDE SUCCESSO DI DIEGO ALVERA’ AL TEATRO NUOVO DI MARMIROLO,
PER INIZIATIVA DEL PANATHLON CLUB MANTOVA, IN SINERGIA CON IL COMUNE
Diego Alverà
Avvincente e commovente la celebrazione del celebre scalatore Walter
Bonatti.
Uno spettacolo completo esige un testo ben scritto, una recitazione
declamata o cantata in modo da stimolare e descrivere emozioni, immagini
statiche o in movimento che definiscano efficacemente i contenuti.
Questo è il segreto dell’opera lirica, nata dall’invenzione del “recitar
cantando”, che dette poi vita alle prime esperienze barocche, di cui ancora
oggi rimane nei cartelloni dei più celebri teatri di tutto il mondo l’Orfeo
di Monteverdi, rappresentato proprio a Mantova per la prima volta nel
palazzo Ducale il 27 febbraio 2017.
Ma recitare e cantare sono molto simili, perché tutti i suoni sono musica.
Cosa succede quando ascoltiamo una storia ben raccontata?
Veniamo letteralmente portati via e ci immedesimiamo nel racconto, fino a
quando non ne emergiamo, senza fiato e sempre un poco trasformati. È questo
l’effetto degli eventi di live storytelling, moderni eredi dei convivi
omerici, sulla scia di una tradizione italiana che va da Alessandro Baricco
a Federico Buffa, passando per Marco Paolini e Carlo Lucarelli.
“Nell’agosto del 1955, per la terza volta, Walter Bonatti tenta la scalata
in solitaria del Petit Dru, nel gruppo del Monte Bianco. Bonatti è reduce
dalle polemiche seguite alla conquista del K2 da parte della spedizione
italiana guidata da Ardito Desio, e l’impresa del Dru assume il respiro
epico di una sfida al mondo”. Questa è la storia, su testo originale scritto
dall’autore e letto e performato dal vivo, che lo storyteller Diego Alverà,
con le parole ma anche con la musica e le immagini, ha portato sulla scena venerdì
26 febbraio nel Teatro Nuovo di Marmirolo, immergendo il pubblico
nella cosiddetta trance narrativa, laddove risiede il piacere dell’ascolto e
la duplice trasmissione dell’esperienza e della conoscenza.
Così si presenta Diego Alverà: “Racconto storie grandi e piccole
strappandole all’oblio e restituendole al presente, affinché ci aiutino a
riflettere, pensare e comprendere, e con le storie costruisco narrazioni più
ampie e articolate per restituire e rappresentare valori. Narro i percorsi e
le traiettorie di chi ha infranto schemi, di chi ha creduto nella sua
personale visione violando spesso convenzioni comuni, perché sono convinto
che proprio da lì transitino le direttrici del futuro prossimo. Elaboro
strategie e progetti culturali, iniziative ed eventi, adattandoli e
integrandoli nel contesto ambientale in connessione con i brand e i valori.
Credo che la musica e il suono siano uno strumento formidabile per
trasmettere, condividere e raccontare le emozioni”.