Il cavallino Berlusconi è costretto a trasformarsi in ippopotamo
di Alberto Capilupi
Berlusconi ha detto questa mattina di essere paragonabile ad un cavallino purosangue che, passando attraverso il Parlamento, si trasforma in ippopotamo. Il Cavaliere si sente (ed è realmente) velocissimo nel far approvare dal suo Consiglio dei Ministri (tutti yes-men) qualsiasi decreto legge, specialmente quelli che gli fanno comodo a livello aziendale e strettamente personale (vedi le numerose leggi ad personam, anche con effetto retroattivo!). Il Parlamento e il Capo dello Stato rallentano l'iter dei suoi decreti? Che palle al piede! Berlusconi, prima lanciatissimo, deve ora rallentare la sua corsa, è costretto a frenare vistosamente e magari deve fare qualche correzione: insomma diventa un ippopotamo. Come gli piacerebbe essere un dittatore, un monarca assoluto, qualche cosa di simile ai suoi amici Gheddafi e Putin. Invece è costretto a rispettare la Costituzione italiana, che però vuole cambiare a suon di maggioranza: una Costituzione scritta (anche) dai comunisti, una Costituzione di sinistra, anzi una Costituzione sinistra. Da buttare nel cestino. O nel posto in cui il suo fedele alleato (fedele fino a che resisterà) Bossi metterebbe la bandiera italiana. Un suggerimento: perchè non va per tempo all'estero (magari seguendo la pista del suo ex amico Craxi) e si fa eleggere premier in uno Stato meno ingombrante?