DEMOCRAZIA E CONSENSO POPOLARE

di Alberto Capilupi

Non è vero che la democrazia consiste soltanto nella consultazione popolare attraverso il voto. La storia è piena di situazioni in cui una maggioranza legittimata dal voto ha portato addirittura alla dittatura: c'era stato il consenso popolare, ma è evidente che non ci può essere democrazia se c'è una dittatura.

La Germania nazista era forse democratica? Eppure Hitler era arrivato al potere attraverso le elezioni.

La DDR (Repubblica Democratica Tedesca) era democratica? Ci poteva essere la democrazia se non c'era la libertà?

In Cina c'è la democrazia? Non si va nemmeno a votare. In Cina c'è la dittatura del Partito comunista cinese.

In Italia c'è la democrazia? C'è una pseudo-democrazia, perchè con l'attuale legge elettorale (il "porcellum")  si va a votare per una coalizione, ma i cittadini non possono eleggere i parlamentari. C'è democrazia se non c'è la possibilità (cioè la libertà) di eleggere?

Berlusconi ha affermato spesso di sentirsi legittimato a governare perchè è stato scelto dal popolo. In realtà i cittadini, in base all'anti-democratico "porcellum", sono andati a votare per la coalizione e non direttamente per il candidato leader. Ma è anche vero che le schede di voto riportavano (a nostro parere abusivamente) anche il nome del candidato-leader. In ogni caso Berlusconi ha spesso sostenuto che è il popolo a volere che lui comandi e che tale volontà, espressa democraticamente attraverso il voto, è superiore a qualsiasi possibile altra considerazione o conflitto. In pratica ritiene di poter fare tutto quello che vuole, perchè il popolo vuole che lui comandi.

Ma anche lui deve rispettare le leggi.