IL CEROTTO
di Alberto Capilupi
BERLUSCONI ALLA CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE DEL DDL DI RIFORMA DELLA GIUSTIZIA
Berlusconi si è presentato alla conferenza stampa con un vistoso cerotto sulla guancia. Secondo il suo dentista si trattava di una semplice precauzione.
Senza dubbio quel cerotto vittimistico faceva molta scena, specialmente dietro alle immagini di una giustizia da riformare.
Ma alcuni giornali sono andati maliziosiosamente al di là (vedi sotto due esempi).
I casi sono due: o Berlusconi ha la reale necessità di portare il vistoso cerotto sulla guancia, a ricordo e testimonianza di una vera aggressione subìta, oppure ... la farsa continua.
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da ilfattoquotidiano.it dell'11 marzo 2011:
Berlusconi, svelato il mistero
“Sotto il cerotto niente”
Il presidente del Consiglio non ha nessuna ferita al volto. Il suo dentista, Massimo Mazzi: "Solo un sostegno ai punti, anche se è una pratica inusuale. Comunque lo vedrò presto"
Sotto il cerotto niente. Che non abbiano a preoccuparsi i fan
del presidente del consiglio Silvio Berlusconi: l’evidente
bendatura che porta al volto da tre giorni non sarebbe altro che un sostegno ai
punti interni per l’intervento maxillo-facciale al quale si è sottoposto dal
suo dentista, il dottor Massimo Mazza. E’ lo stesso medico a
precisarlo al fattoquotidiano.it: “Qualcuno avrà sicuramente pensato
a una sceneggiata: in realtà – spiega – sono stato io a consigliare al
premier di mettere un cerotto esterno a sostegno dei punti di sutura che gli ho
applicato. Non è rituale, è vero. Ma il premier non si è fermato un attimo,
è uno che parla molto, e dunque è stata solo una precauzione aggiuntiva”.
Il presidente del Consiglio è stato sottoposto lunedì all’intervento
chirurgico maxillo-facciale di trapianto osseo e implantologia in anestesia
generale. Lo aveva rivelato, attraverso un comunicato di Palazzo Chigi, il
professor Alberto Zangrillo, medico del premier.
“L’intervento è durato quattro ore e si è reso necessario per ripristinare
l’anatomia e la funzionalità masticatoria gravemente compromesse in occasione
dell’attentato del 13 dicembre 2009″, aveva precisato la nota.
In quella data, un contestatore (Massimo Tartaglia, di cui si
è poi accertata l’infermità mentale) lanciò in faccia al premier una
miniatura del Duomo di Milano, procurandogli la frattura del setto nasale e la
rottura di due denti. Immediato il ricovero al San Raffaele di Milano, poi, per
un anno e mezzo nessuna notizia di patologie collegate all’aggressione.
All’improvviso, nei giorni scorsi, le cose devono essere precipitate, tanto
che il premier è finito di nuovo sul lettino operatorio. “Berlusconi – ha
detto a poche ore dall’intervento Zangrillo – è rimasto sotto i ferri per
quattro ore in anestesia totale”. Un intervento chirurgico diventato quasi di
routine. In genere i postumi sono molto fastidiosi, a volte servono mesi perché
i dolori e i fastidi alla mandibola scompaiano e soprattutto – dicono pazienti
sottoposti alla stessa cura – per una settimana è difficilissimo riuscire a
parlare. Ma i tempi di guarigione del premier sono probabilmente molto brevi.
“Dipende da paziente a paziente”, spiega ancora il dentista che ha
effettuato l’intervento. “Ma ripeto, il cerotto è stata una precauzione
ulteriore da me voluta. Inusuale, ripeto. Solo una precauzione perché
immaginavo che non rispettasse i tempi della degenza”.
Di diverso parere altri dentisti, specializzati nello stesso tipo di patologie,
in particolare il professor Marco Finotti di Padova,
considerato un assoluto luminare in materia di chirurgia maxillo-facciale
odontoiatrica: “Il cerotto”, spiega, “con il trapianto osseo
(l’intervento al quale si è sottoposto il premier) non c’entra
assolutamente niente. Sono trent’anni che non interveniamo con incisioni sulla
cute. La cicatrice è assolutamente interna. Un sostegno ai punti di sutura? Mi
sembra improbabile, ma non conosco il caso nei particolari”.
Berlusconi, il giorno successivo all’operazione chirurgica, è tornato
nella sua residenza di palazzo Grazioli, ha incontrato la Lega
per definire il rimpasto di governo e Alfano per concordare il
Consiglio dei ministri di ieri mattina sulla riforma della giustizia. Così,
alla conferenza stampa, si è presentato con un vistoso cerotto al volto che
porta in tutte le apparizioni pubbliche. Ma sotto, come spiega il suo
odontoiatra, non c’è niente. E’ solo un sostegno. “Lo vedrò presto”,
spiega il dottor Mazza. “Ma il decorso sono sicuro che sia ottimo”.
Berlusconi, arrivato in serata a Milano per inaugurare la
mostra su Caravaggio a cura di Vittorio Sgarbi, ha anche
ironizzato sul cerotto. “Ho appena girato uno spot. Non avevo il
cerotto, non ero ancora bruttissimo“. Di buon umore, seppur
leggermente provato nella voce, il presidente del Consiglio ha ricordato lo spot
girato neri giorni scorsi a Villa Madama e invitato il pubblico a promuovere con
amici e conoscenti la mostra. “Per una causa buona – ha scherzato nuovamente
– si puo’ anche telefonare ai vecchi fidanzati e alle vecchie fidanzate, per
convincerli a fare opere di bene”.
Alle 20.30 il premier è andato dal dottor Mazza in zona Sempione
per un controllo (come si vede nel video che abbiamo pubblicato).
Si è trattenuto circa dieci minuti, un semplicissimo controllo. Ma ha preferito
non rispondere a nessuna domanda. “Non mi sembra il caso”, ha risposto ai
cronisti del fatto.it indicando il cerotto. Eravamo convinti che il
sostegno ai punti poteva essere rimosso. Niente. Per ora resta fasciato il
premier. Che ha dormito nella sua residenza di Arcore e avuto un’altra serie
di incontri di lavoro, sempre su giustizia e rimpasto.