IN CASA MIA FACCIO QUELLO CHE MI PARE

di Alberto Capilupi

La sinistra e i suoi giudici continuano a calunniare e a perseguitare Berlusconi.

Dicono che Ruby era minorenne. Invece pare (lo dicono gli avvocati difensori) che fosse maggiorenne. Si potrebbe persino ipotizzare che si trattasse di Rosy Bindi, abilmente truccata. Oppure che fosse una bambola parlante e semovente: un robot androide.

Dicono che Berlusconi sia stato ritratto nudo in casa sua e che ci siano in giro alcune foto che lo provano. Ma è normale che uno sia nudo quando fa, ad esempio, la doccia o la sauna. Gli avvocati difensori mettono comunque le mani avanti: tutte le eventuali foto ritraenti il premier in costume adamitico sono state ritoccate. Quindi le presunte pistole fumanti sono innocue tigri di carta (come diceva Mao).

Nessuno, però, mette in rilievo un aspetto sociologico di straordinaria portata. Eravamo cioè abituati all'idea che il sex-symbol fosse una donna, una bella donna giovane e poco vestita o addirittura nuda. La berlusco-fobia della sinistra sta  invece proponendo, involontariamente, il lancio del sex-symbol-uomo, che colleziona e strapazza fiumi di giovani ragazze. Non importa come siano state attratte e ricompensate: questi sono problemi privati, che non devono interessare alla magistratura orecchiona e guardona, perchè ognuna in casa sua fa tutto quello che vuole.

Ecco perchè Berlusconi è sempre di più un mito.

Alla faccia del noiosissimo femminismo imperante.