MAL DI PANCIA (CON UN PO' DI  MAL DI STOMACO)

di Alberto Capilupi

 

Circa tre mesi fa, ai primi di ottobre, Fiorenza Brioni era stata ricandidata come sindaco dall’Assemblea comunale degli iscritti al Pd.

La componente ex Margherita, in tale occasione, non aveva espresso il minimo dissenso nei suoi confronti, nonostante serpeggiasse qualche “mal di pancia”.

Gli ex margheritini si aspettavano, a quel punto, un rispetto dello schema in vigore: la conferma di un ex Ds (Massimiliano Fontana) come segretario provinciale e di un ex Margherita (Raffaella Bertazzoli) come segretario comunale di Mantova.

Invece no.

Primo schiaffo. Come “riconoscenza” per la propria riconferma, Fiorenza Brioni ha sostenuto Buvoli (ex Ds, divenuto stranamente “brioniano” dopo tre anni di aperto dissenso nei confronti del sindaco) contro la Bertazzoli, contribuendo all’affermazione (peraltro minima) del proprio candidato, ma anche alla spaccatura a metà degli iscritti cittadini.

Secondo schiaffo. Il sindaco ha fatto preparare il bilancio di previsione (denso tra l’altro di punti critici) ad un tecnico (Beltrami, poi transitato a Milano presso la Pdl Moratti), senza neppure coinvolgere l’assessore comunale al Bilancio Fabio Piccinelli (ex Margherita)!

La Brioni, se avesse revocato la delega a Piccinelli prima di convocare il Consiglio comunale per  il Bilancio di previsione, avrebbe sicuramente fatto uno sgarbo pesantissimo sia verso il titolare del settore, sia nei confronti della componente ex Margherita; ma, avendo scelto di mantenere in carica l'assessore pur tagliandolo fuori dalla preparazione del Bilancio, ha fatto sorgere molti dubbi non solo (ovviamente) sull’opportunità ma anche sulla legittimità di tale comportamento, oggettivamente umiliante per il titolare del settore e molto irritante per tutta l’ex Margherita (terzo schiaffo).

E’ questo il senso di rispetto e di lealtà della Brioni? Risultato: mal di stomaco diffuso.

Dignitosamente, però, Piccinelli non si è presentato in Consiglio comunale, dato che il Bilancio di previsione non era frutto del suo lavoro, provocando inevitabilmente il proprio defenestramento.

E non si sono presentati in aula neppure nove consiglieri del Pd, definiti dal sindaco”vili” per la loro assenza, che lei ha interpretato soprattutto come un tentativo di spallata contro la propria ricandidatura.

Ma si rende conto, la Brioni, che quel bilancio non poteva e non può essere approvato, perché non è veritiero?

 

Un ex margheritino con disturbi digestivi