I NEO-TRINARICIUTI
di Alberto Capilupi
Nel blog Paneacqua si osserva che « se è vero che il ridicolo non ha limiti va detto che da Pontida se ne diffonde a piene mani, serve a buttare fumo negli occhi a quelle migliaia di militanti, ottantamila dicono gli organizzatori, che per sette volte hanno urlato "secessione, secessione". Un clima da isteria collettiva si voleva suscitare e tutta la sceneggiatura puntava a questo, giuramenti dei borgomastri, sindaci li chiama la Costituzione, uomini armati come ai tempi di Alberto da Giussano, sembra di assistere ad un filmaccio storico di quelli in cui si vedono comparse con orologi al braccio, immagini dal film "Braveheart", si appropriano del " Va pensiero", dei Carmina Burana, tutto in nome del " sacro suolo" di Pontida. »
Nel mitico settimanale "Candido" di Giovanni Guareschi (il giornalista-scrittore che ai tempi post-bellici del Pci staliniano e della Dc di de Gasperi inventò Peppone e Don Camillo) i militanti comunisti erano rappresentati nelle sue celebri vignette con tre narici, per caratterizzare il primitivo che obbedisce acriticamente, senza discutere. Giustamente Massimo Cacciari faceva infatti notare ieri che i leghisti, nel pendere dalle labbra di Bossi, somigliano sempre più ai vecchi comunisti. Del resto il delfino Roberto Maroni, che iniziò la propria vita politica aderendo ad un gruppo marxista-leninista di Varese e successivamente al movimento d’estrema sinistra Democrazia Proletaria, era (e probabilmente è rimasto) un ammiratore di Lenin e di Stalin, in linea con lo slogan "il capo comanda e il popolo obbedisce". Questa è la Lega.