LA STORIA DEI SOGNI DELLA LEGA :
AUTONOMIA, INDIPENDENZA, SECESSIONE ...
di Alberto Capilupi
E' bene ricordare ... per capire meglio il presente ... e per immaginare il futuro ...
23 maggio 1996 http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/23/Baschi_fiamminghi_gallesi_cosi_allarga_co_0_9605235896.shtml
Il neonato ufficio estero della Lega Nord, affidato a Roberto Maroni, ha gia' un obiettivo ambizioso. Vuole organizzare un incontro a Barcellona tra il leader leghista Umberto Bossi e il politico catalano Jordi Pujol, che e' un simbolo degli autonomisti europei: perche' in Spagna il suo partito regionalista era riuscito a essere determinante con il governo socialista di Felipe Gonzalez e continua ad esserlo ora che e' al potere la destra di Jose' Maria Aznar. Ma, rapporti e appoggi tra i partiti autonomisti stranieri, i leghisti li cercano dalla nascita del loro movimento. Tanto che hanno messo su una capillare rete di alleanze, spesso semisconosciute in Italia. "I nostri collegamenti con i movimenti autonomisti stranieri si sono sviluppati dall' 89, quando io e Francesco Speroni, eletti al Parlamento Europeo, abbiamo promosso la costituzione del gruppo Arcobaleno, che accoglieva proprio i rappresentanti dei partiti federalisti . dice Luigi Moretti, parlamentare della Lega a Bruxelles .. Con noi si sono schierati dai fiamminghi belgi, ai nazionalisti scozzesi, gallesi e irlandesi, fino agli indipendentisti corsi. Ora abbiamo rapporti solo con movimenti non estremisti ed evitiamo quelli coinvolti in atti di violenza". Aggiunge Raimondo Fassa, altro europarlamentare leghista: "A Bruxelles un nostro compito e' proprio far superare quei pregiudizi diffusisi all' estero sulla Lega Nord dopo gli articoli che hanno esasperato le affermazioni secessioniste di Bossi". La Lega e' entrata nel giro degli autonomisti stranieri tramite il partito dei fiamminghi belgi Volksunie, che con due suoi europarlamentari, Jaak Vandemeulebrouke e Herbert Verheirstraeten, s' era assunto molto lavoro organizzativo del gruppo Arcobaleno. "Con l' Arcobaleno abbiamo avuto un' introduzione istituzionale nella comunita' europea . dice Vandemeulebrouke .. Poi abbiamo costituito anche il partito transnazionale European Free Alleance, in cui sono confluiti, oltre alla Lega Nord e agli altri membri del gruppo, anche vari partiti autonomisti non rappresentati nel Parlamento europeo". In Belgio un altro riferimento della Lega e' il Partei Deutschprachigen Belgier della minoranza di lingua tedesca. In Olanda invece fa capo al Friske Nasjonale Partij, inizialmente tramite l' europarlamentare Reloef Falkena. In Gran Bretagna la Lega Nord ha rapporti con l' importante partito scozzese Scottish National Party. Il dialogo si e' sviluppato attraverso una leader storica del movimento, l' anziana eurodeputata Winifred Ewing. Ma adesso e' con l' eurodeputato Allan Mc Cartney, considerato un po' il ministro degli esteri degli autonomisti scozzesi, che e' in corso l' organizzazione di un viaggio di Bossi a Edinburgo. Neil Blaney (recentemente scomparso) era stato l' intermediario dei rapporti con gli irlandesi dell' Indipendent Fianna Fail di Dublino, mentre Jill Evans ha aperto la strada con i gallesi del Plaid Cymru di Cardiff, organizzatori di un incontro internazionale di autonomisti a cui partecipo' Bossi. In Spagna un punto di riferimento fondamentale e' stato l' europarlamentare Carlos Garaicoetchea, leader del movimento autonomista basco Eusko Alkartasuna, che aveva poi ceduto il seggio a Bruxelles (e i rapporti con i leghisti) a un rappresentante del partito catalano Esquerra Republicana di Catalunya di Barcellona, un' entita' minore rispetto al movimento locale di Pujol. Questi due politici pero' non sono stati rieletti nelle ultime elezioni del ' 94. Ma la Lega e' in contatto anche con il movimento autonomista andaluso Partito Andalucista di Siviglia, con il Partido Autonomista Gallego della Galizia e con un raggruppamento delle isole Canarie. In Francia i leghisti di Bossi hanno trovato un interlocutore naturale in Max Simeoni, eurodeputato del partito Unione di u Populu Corsu di Bastia, non rieletto nel ' 94. Tramite i corsi i rapporti si sono estesi al Mouvement Region Savoie, sostenitore delle rivendicazioni regionaliste della Savoia, diventata francese dopo l' Unita' d' Italia. Ci sono contatti anche con gli alsaziani del partito Union pour l' Alsace di Strasburgo, con l' Union Democratique Bretonne di Nantes e con il movimento autonomista occitano Partit Occitain di Tolosa. Tramite le corrispondenti entita' spagnole si sono inseriti nel giro i partiti francesi delle minoranze basca e catalana, Eusko Alkartasuna Iparralde e Unitat Catalana. Grazie agli eurodeputati belgi della Volksunie si e' aggiunto il partito fiammingo francese Vlaams Federalistische Partij. La Lega Nord pero' , se all' inizio e' stata tra i promotori di queste alleanze, in seguito ha rischiato addirittura di far saltare l' intero movimento. Gli autonomisti dell' Arcobaleno non accettarono infatti l' ingresso di Bossi nel Polo di Silvio Berlusconi, insieme alla destra di Gianfranco Fini, considerata neofascista. "Bossi convoco' i membri dell' Arcobaleno a Milano prima delle elezioni del ' 94 e cerco' di spiegare il suo distacco dai neofascisti di Fini, giustificando l' accordo con esigenze solo elettorali . dice Verheirstraeten, ora segretario del gruppo delle Nazioni .. Ma non convinse nessuno e i leghisti furono espulsi dall' alleanza. La loro assenza ha impedito pero' di avere i numeri per ricostituire l' Arcobaleno. Nell' attuale Parlamento Europeo i regionalisti si sono cosi' divisi tra vari gruppi. Ora, con Bossi lontano dall' estrema destra, in vista della seconda fase del quinquennio europeo ci sono speranze di riproporre la vecchia unione. I leghisti sono confluiti tra i liberali, ma questi starebbero tentando di di inserire la delegazione di Forza Italia. Se ci riescono, la Lega ne uscira' subito". Pur avendo incentrato a Bruxelles la sua espansione verso l' estero, il partito di Bossi si e' allargato anche fuori dall' ambito comunitario. "Ci siamo occupati della separazione tra cechi e slovacchi, prendendo contatti con le autorita' locali, o dell' autonomia dei Paesi Baltici e dei curdi . dice Moretti .. Ma la Lega ha incontrato autonomisti dal Quebec alla Cecenia. Inoltre la mia associazione Cercare l' Europa ha portato a Bergamo esponenti delle istituzioni e dell' imprenditoria dell' ex Urss, per promuovere imprese con gli industriali bergamaschi. Per questa iniziativa abbiamo trovato aiuti a Vienna in Austria, dove non siamo in sintonia con gli autonomisti locali, perche' questi, come quelli nella Baviera tedesca, sono troppo a destra". Ma da questa rete di rapporti internazionali arrivano anche finaziamenti alla Lega Nord? Gli europarlamentari di Bossi smentiscono decisamente e ribadiscono che le allenze estere sono solo politiche. Fassa, poi, sta sviluppando addirittura aperture verso i Paesi del Terzo Mondo, perche' a Bruxelles si e' impegnato negli aiuti umanitari. Ha affrontato vari problemi. Per esempio quelli dei Tuareg, nomadi del deserto, o quelli delle minoranze del Burundi e dei pescatori delle Comore. "Ma quando fuori dal comune di Varese, dove sono sindaco, ho appeso la bandiera del Tibet per solidarieta' con le loro rivendicazioni autonomiste . dice Fassa ., sono stato ripreso dal prefetto perche' potevo incrinare i rapporti Italia Cina".
Caizzi Ivo