Il MOSTRO norvegese BREIVIK si dichiara amico della lega e dei neofascisti italiani
di Alberto Capilupi
http://www.dailyblog.it/ecco-cosa-ce-scritto-nel-testamento-politico-di-andres-breivik/25/07/2011/
Una croce di Malta rossa su sfondo bianco e la data “2083″, è questa
la copertina del manuale, manifesto politico dello stravista di Oslo, una
“dichiarazione di indipendenza europea”. Andres Breivik, il trentaduenne
norvegese che pochi giorni fa ha falcidiato oltre novanta persone, si firma
Andrew Berwick e si definisce “Cavaliere comandante dei cavalieri templari
europei e uno dei leaders del movimento nazionalista paneuropeo di resistenza
patriottica”.
Il libro, scaricabile da internet in versione PDF, conta oltre 1500 pagine ed è
diviso in tre parti:
1- dedicato alle “falsificazioni storiche e propaganda
marxista-multiculturalista”
2- l’”europa sta bruciando”
3- “dichiarazione di guerra preventiva”
La prima parte, come detto, riguarda falsificazioni storiche e propaganda di quella che secondo l’autore sarebbe la cultura dominante europea promossa da un’élite che odia l’Europa e lavora attivamente per distruggerla. In quest’ottica Breivik indica come il vero e primario nemico proprio i gruppi che supportano il multiculturalismo, come partiti, ONG, quotidiani e associazioni culturali. L’islam non è altro che un’arma per distruggere la cultura europea.
Seguono decine e decine di articoli pescati sulla rete ad opera di blogger e giornalisti. L’autore mischia tra loro le opinioni di fanatici reazionari impegnati su internet e quelle di seri conoscitori del mondo e della storia islamica come Daniel Pipes, Bernard Lewis e Rodney Stark, nel tentativo di dare maggior credibilità alla tesi secondo cui l’Islam starebbe colonizzando l’occidente cristiano.
Le prove di detta colonizzazione si trovano nella seconda parte. Dati su
dati, naturalmente manipolati per renderli (inverosimilmente) preoccupanti, come
quelli riguardanti l’immigrazione musulmana o la percentuale della popolazione
islamica in europa, che arriverebbe nel 2100 addirittura all’88% della
popolazione europea. Naturalmente nessuna fonte viene citata a proposito.
La mente diabolica dietro a questo processo null’altro è che l’Unione
Europea, la quale sarebbe: promotrice della criminalità nei paesi
dell’Unione; nemica della cultura europea; un mostro burocratico ed
antidemocratico; avversaria della libertà d’opinione; e altre varie
nefandezze.
Come, dunque, opporsi alla deriva paventata? Lo spiega, fin nei minimi
particolari, la terza parte del libro del giovane pluriomicida. La panacea dei
mali europei si chiama “guerra civile europea” tra nazionalismo ed
internazionalismo, tra monoculturalismo e multiculturalismo. Nella pratica essa
prevederebbe la restaurazione delle monarchie nazionali (“più democratiche
delle repubbliche” pag. 741) oltre che un’opera di pulizia etnica e
culturale integrale della minoranza islamica. Breivik sostiene la necessità di
una deportazione di massa dei musulmani a oriente, ed in alternativa un
assimilazionismo violento in “non meno di quarant’anni” attraverso
conversioni forzate, l’obbligo di utilizzare nomi cristiani, il divieto di
quelli arabo-musulmani, distruzione o riconversione delle moschee e dei centri
di cultura islamica e naturalmente il divieto di celebrare qualsivoglia festività
islamica. Inoltre le coppie di ex-musulmani non potranno fare più di due figli,
sarà loro vietata la corrispondenza privata con altri musulmani; infine i
viaggi in paesi con una percentuale di popolazione musulmana che superi il 20%
sarà assolutamente vietata.
Centinaia di pagine sono dedicate alla minuziosa descrizione della
pianificazione dell’operazione, delle operazioni, che daranno il via alla
rivoluzione conservatrice che precederà la guerra civile. Il capitoletto si
apre con la tetra citazione “la violenza è la madre del cambiamento”; è
questo un vero e proprio manuale operativo che va dai suggerimenti sulla
preparazione fisica alla costruzione di ordigni, dalla logistica alla “musica
motivazionale”.
Coloro che volessero intraprendere la strada del nuovo “cavaliere templare”
dovrà affrontare un anno di preparazione ed una spesa tra i 30 ed i 50.000
euro, per reperire il denaro “è strategicamente giustificabile espropriare
delle risorse” altrui. Per motivi di sicurezza il nuovo adepto dovrà stare
ben attento a non mostrare alcun segno della propria violenta volontà,
“apparendo moderato e nascondendo le proprie convinzioni politiche”
soprattutto con parenti, amici e conoscenti.
Questa parte è interessante perché, oltre che un aiuto per i fanatici
lettori, è una fedele ricostruzione dei mesi di preparazione dello stesso
Breivik per quanto riguarda tutti gli aspetti degli attentati di venerdì
scorso.
Dunque: l’operazione sarà divisa in quattro parti, 1 Ricerca; 2 Logistica; 3
Preparazione; 4 Esecuzione. L’autore ordina poi i Paesi europei per priorità
d’intervento, prima è la Francia seguita da Germania, Gran Bretagna ed
Inghilterra (l’Italia è 11esima su venti). Gli obbiettivi dell’operazione
sono i membri delle elites che sostengono il multiculturalismo indicati con il
termine di Traditori, i quelli sono divisi in tre categorie a seconda della
responsabilità ad essi attribuita; categoria A, capi di Stato e membri di
Governo, oltre che direttori di grandi giornali e capi d’impresa; categoria B,
parlamentari e politici multiculturalisti (per inciso, tra questi in Italia sono
additati il Pdl, l’UdC, l’IDV ed il Pd uniti in una fantomatica “alleanza
culturale marxista-multiculturalista”, mentre AN-?-
Lega ed i vari gruppuscoli neofascisti
sono indicati come forze amiche), giornalisti di grandi testate; C
personalità con ruoli meno importanti. Breivik fa una stima piuttosto
arbitraria e ne conta 11000 circa ogni milione d’abitanti.
Obbiettivo dell’operazione è quello di colpire il maggior numero di
appartenenti alla seconda categoria (la più accessibile ed individuabile) entro
il tempo di due ore. L’autore consiglia, per la realizzazione
dell’attentato “meeting annuali dei partiti socialisti e socia l
democratici”, proprio come quello cui partecipavano i poveri ragazzi di Utoya,
oppure incontri tra giornalisti e conferenze o festival letterari. In
alternativa il futuro stragista può nascondere ordigni esplosivi nei pressi di
palazzi governativi (proprio come egli ha fatto nel centro di Oslo).
Per i Paesi come Francia Germania e Gran Bretagna la cura dovrà essere, a detta
del fanatico norvegese, ancora più traumatica per demolirne l’economia
interna attraverso sabotaggi tesi a creare il maggior danno economico possibile
(l’autore indica per ciascun Paese, a titolo d’esempio, raffinerie e centri
d’estrazione di gas e petrolio, di cui ben 15 in Italia).
Non è esclusa neppure un’alleanza strategica con i gruppi jihadisti (sebbene
si precisi che essa potrebbe essere controproducente) poiché “loro vogliono
il controllo dei loro Paesi in Medio Oriente e noi nei nostri in Europa
Occidentale”, una convergenza d’obbiettivi che potrebbe realizzarsi dopo la
deportazione dei musulmani ad oriente, quando, indisturbati, “gli islamisti
potranno…riprendere il potere” in tutto il maghreb e Vicino Oriente.
Le ultime numerosissime pagine costituiscono invece un manuale pratico per la costruzione di ordigni esplosivi a base di fertilizzanti, tanto accurata che il sito che ospita il download ha dovuto in parte censurarla.
Andres Breivik aveva poi previsto, nel caso eccezionale di un’eventuale sopravvivenza dell’attentatore (e dunque egli stesso), una ulteriore quinta fase dell’operazione: “il tuo arresto segnerà l’inizio della fase di propaganda”. L’avvocato ha oggi fatto sapere che Andres farà richiesta per un processo pubblico.
http://blog.libero.it/VIDEOFILMVIDEO/commenti.php?msgid=10449666&id=254097
Il terrorista norvegese che ha seminato morte panico e terrore sull'isola di Utoya uccidendo quasi cento ragazzi aveva scritto un libro, un"manifesto: "A European declaration of independence","Una dichiarazione di indipendenza europea".
Sfogliando le quasi 1500 pagine della voluminosa opera non è possibile non notare come il manifesto sembri effettivamente scritto da un esperto militare. Sono previste molteplici soluzioni e posti numerosi quesiti riguardo a come si organizza una rivoluzione o un attentato. Un giornalista norvegese poi ha dimostrato come buona parte del volume sia stato non solo ispirato ma ampiamente copiato da quello del terrorista statunitense Ted Kaczynski, conosciuto come Unabomber.
Questa che segue però è la traduzione del "Manifesto Politico", pensato e scritto da Anders Behring Breivik, che si trova nel libro.
Traduzione del Manifesto di Anders Behrin Breivik:
"Noi, cittadini di Regno Unito, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Spagna, Portogallo, Italia, Grecia, Svizzera, Austria, Islanda, Malta e Irlanda chiediamo che i nostri governi nazionali escano immediatamente e senza indugio fuori dall' Unione Europea la quale dovrebbe essere completamente smantellata.
I cittadini europei pagano fino a metà del loro stipendio in tasse dirette o indirette ai governi degli stati ai quali appartengono.
Se queste nazioni non controllano i propri confini, né le loro politiche, tali imposte sono una truffa. Imposte nazionali richiedono confini nazionali. Se i nostri confini nazionali non vengono presi in considerazione allora non abbiamo alcun obbligo di pagare le tasse nazionali.
Chiediamo che tutti i documenti relativi alla dialogo Euro-Arabo per la creazione dei network euroarabi per la "cooperazione euro-mediterranea" siano pubblicati e spiegati nel loro pieno significato al grande pubblico.
Colui il quale sarà ritenuto responsabile di questo che è uno dei più grandi tradimenti nella storia della civiltà occidentale sarà condannato. Poi seguirà un periodo di generale de-Eurabificazione delle nostre leggi e dei nostri regolamenti.
Chiediamo che tutto il sostegno finanziario all'autorità palestinese dbba cessare immediatamente. E 'dimostrato oltre ogni dubbio che spesso in passato l'Europa ha finanziato campagne di terrorismo contro gli ebrei in Israele e contro i cristiani nei territori sotto il controllo dell'AP.
Una dichiarazione pubblica a sostegno di Israele contro l'aggressione musulmana deve essere rilasciata ed il denaro che è già stato assegnato ai palestinesi dovrebbe essere destinato in parte alla difesa di Israele.
Chiediamo che l'ideologia del multiculturalismo debba essere immediatamente rimossa da tutte le politiche di governo e dai programmi scolastici.
Lo stato dovrebbe infatti adottare una politica a sostegno della prosecuzione del patrimonio culturale e delle tradizioni delle popoloazioni indigene.
Il multiculturalismo non è mai stato vera tolleranza.
Si tratta di un odio anti-occidentale sostenuto dall'ideologia ed utilizzato come strumento di smantellamento unilaterale della cultura europea. I popoli d'Europa, non hanno solo il diritto, ma il dovere di resistere e l'obbligo di trasmettere la propria eredità culturale alle generazioni future.
Chiediamo che tutta l'immigrazione musulmana in qualsiasi forma debba essere immediatamente e completamente bloccata e che le nostre autorità blocchino l' immigrazione di massa fino al momento in cui l'ordine sia stato ristabilito nelle nostre grandi città. Non accetteremo alcuna accusa di "razzismo".
Siamo stanchi di sentirci stranieri nella nostra terra, di essere aggrediti, violentati, pugnalati, perseguitati e persino uccisi da bande di violenti teppisti musulmani e di essere accusati di "razzismo e xenofobia" dai nostri media.
Se queste richieste non saranno pienamente accettate ed attuate, se l'Unione Europea non sarà smantellata, se il multiculturalismo non sarà abolito e l'immigrazione musulmana non verrà fermata, noi, i popoli d'Europa, smetteremo di pagare le tasse e prenderemo adeguate misure per proteggere la nostra sicurezza e garantire la nostra sopravvivenza nazionale."
MEMORIALE ANDRES BEHRING BREIVIK LIBRO TRADUZIONE ITALIANO
QUI TROVATE IL MANIFESTO ORIGINALE DI BREIVIK
http://www.repubblica.it/politica/2011/07/26/news/borghezio_norvegia-19635604/
A sferrare la critica più dura però è il sito la Valigia Blu 2, dove le parole di ieri di Borghezio sono messe in evidenza in tutta la loro pesantezza e con un'eco mediatica europea con articoli di condanna sul Post, sul Nouvel Observateur e El Paìs. Scrive il sito Valigia Blu: "Grazie a Daniele Sensi sappiamo che nel 2009 la Lega Nord aderì alla reunion delle destre estreme di tutta Europa organizzata dal Blocco identitario francese. Alla due giorni di dibattito anti-islamico e "anti-racaille" la Lega fu rappresentata da Mario Borghezio. In quella sede, ci ricorda Sensi, l’eurodeputato leghista aveva lanciato la proposta di una sorta di scuola di formazione transnazionale per i quadri dei vari movimenti europei facenti riferimento al radicalismo identitario. Borghezio nel suo intervento, ripreso dalle telecamere di una rete della tv elvetica, non parla di una semplice scuola per dirigenti, ma per veri e propri 'soldati' che 'tengano testa fisicamente ai nemici'".
http://www.lettera43.it/attualita/21889/borghezio-breivik-ha-idee-ottime--bufera.htm