DUE PICCOLE DATE
Cristina Cardarello, 4 ottobre 2011
Poche note per ricordare due avvenimenti che magari sono sfuggiti durante la
settimana.
Il 27 settembre 2011 è i l giorno in cui è avvenuto il sorpasso
,"Overshoot day", cioè il giorno in cui il fabbisogno di
risorse dell'umanità ha sorpassato il livello che il Pianeta è in grado di
fornire e di rigenerare spontaneamente.
.Secondo l'Organizzazione Global Footprint Network ( l'istituto che
studia l'impronta ecologica, ovvero la quantità di risorse che consumiamo per
il nostro stile di vita)- dal 27 settembre il nostro Pianeta è in rosso,
ovvero i nostri consumi superano le risorse della Terra e quindi
cominciano ad impoverire e condizionare il patrimonio globale che
lasciamo in eredità ai nostri figli.. Stiamo consumando ed impoverendo le
risorse della Terra per il futuro, in modo irreversibile.
Negli anni '80 il giorno del sorpasso si verificava a fine dicembre, in poco
più di 20 anni l'overshoot day si è anticipato di tre mesi abbondanti.
Per quanto riguarda noi italiani bisogna riconoscere che facciamo la nostra
parte in modo egregio :
ognuno di noi consuma le riserve di oltre 3 ettari, mentre abbiamo a
disposizione risorse interne per poco più di un ettaro a persona.Per il
nostro stile di vita quindi dobbiamo sfruttare risorse di altri paesi,
altrimenti le nostre risorse interne ci consentirebbero uno stile di vita
molto più sobrio , per intenderci stile anni '50, quando c' erano 10 milioni
di abitanti in meno...
Cambiare stile di vita e consumare meno sembrerebbero i consigli di buon
senso, ma come la mettiamo con il nostro destino di " consumatori
", con il mantra che ahinoi! tutti giorni ci viene ripetuto che i consumi
calano e allora la nostra economia è in crisi?
Sarebbe bello parlarne una volta tanto di questa fondamentale contraddizione
della nostra " civiltà-economia."
Il 25 settembre è morta a Nairobi Wangari Muta Maathai, Premio Nobel per la
Pace del 2004, prima donna africana ad ottenere il prestigioso riconoscimento.
Aveva 71 anni ed era ammalata di cancro.
Laureata in veterinaria e chimica, prima donna del Continente a ottenere il
PhD, il dottorato di ricerca in anatomia, era stata parlamentare e Ministro
dell'Ambiente dal 2003 al 2005 nel suo Paese.
La chiamavano la " Signora degli alberi"per la sua battaglia a
difesa delle piante e della vegetazione del suo Paese, dove aveva fondato, nel
1977, il " Green Belt Movement" per combattere la
desertificazione, piantando in Kenia oltre 45 milioni di alberi.
La sua storia personale è legata ed attraversata dalle trasformazioni
economiche e sociali dell'Africa intera, di cui bene conosceva i
molteplici aspetti culturali ed organizzativi. Alle vicende del Continente
africano risulta strettamente intrecciata la sua storia di biologa,
politica, esponente del movimento femminile africano.
Wangari ripeteva " Pace, democrazia,ambiente viaggiano tutti sullo
stesso autobus", Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non
ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. La
protezione dell'ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la
pace, in Paesi dove la scarsità delle risorse genera inevitabilmente
instabilità politiche e sociali."
Era una donna determinata e coraggiosa, si era battuta per i diritti
umani in Kenia in momenti in cui per l'opposizione certo la vita non era
facile. Era stata più volte arrestata, minacciata, picchiata. " Volevano
convincerla ad abbandonare la lotta a favore della tutela dell'ambiente contro
i politici corrotti e i loro amici che tagliavano gli alberi e distruggevano
le campagne della periferia di Nairobi per permettere una sfrenata
speculazione edilizia."
Per merito suo nel centro di Nairobi esiste ancora il grande Uhuru Park -con i
suoi alberi monumentali- il Parco della Libertà.
Wangari riuscì nel 1990 a strapparlo dalle mani del dittatore Moi e soci che
volevano trasformarlo in un enorme centro commerciale con tanto di torri,
parcheggi, negozi...( come si diceva una volta , è proprio vero " tutto
il mondo è paese ..)
cristina cardarello