A PROPOSITO DI PGT ... BASTA CEMENTO INUTILE
" Nella Gazzetta di venerdì 10 giugno in un articolo di Sandro Mortari,
si legge per bocca dell'assessore De Togni, il programma di sviluppo
urbanistico che l'amministrazione Sodano intende attuare. Partendo dalla
convinzione, da cui discende tutto il resto, che Mantova avrà 10.000 abitanti
in più nel giro di pochi anni, l'assessore progetta insediamenti
produttivi a Valdaro e Olmolungo , insediamenti residenziali in Tè
Brunetti e Trincerone ( anche se la maggior parte del Trincerone " sarà
trasformato in parco agricolo abitato, dove potrà essere praticata
un'agricoltura multifunzionale") e verrà " riqualificata e
valorizzata "Gambarara. Mi permetto alcune osservazioni a nome dei tanti
mantovani che abbiamo incontrato nella battaglia per il Paiolo.
Primo: su quali fondamenta e criteri si basa la convinzione che Mantova nei
prossimi anni avrà un incremento di 10000 nuovi abitanti visto che da anni la
tendenza è uscire dalla città, anche per i prezzi alti degli
alloggi, e quindi incrementare i comuni di Curtatone, Porto ,Virgilio,
ecc la cui popolazione è così triplicata nel giro di poco tempo?
Secondo:con quale logica si puo anche solo immaginare altri alloggi visto il
numero di appartamenti vuoti in città; solo nella zona dietro i mulini
Rosignoli, ci sono SETTE condomini nuovi praticamente vuoti, più altri semi
occupati per un totale di circa 200 appartamenti nuovi vuoti.Poi dobbiamo
aggiungere i fantasmi del Gatto Bianco, gli appartamenti vuoti dell'Anconetta,
quelli di Borgonovo ecc per un totale di circa mille alloggi nuovi vuoti ai
quali dobbiamo aggiungere un numero imprecisato, ma certo alto di appartamenti
del centro storico, ristrutturati o no, ma inesorabilmente vuoti anch'essi.A
proposito perchè non ne fate un censimento preciso così tutti possiamo
averne chiare conoscenze?
Terzo : cosa si intende a proposito del Trincerone per " Parco agricolo
abitato, dove potrà essere praticata un'agricoltura multifunzionale"?
Quarto:l'amministrazione è sicura di interpretare il pensiero dei mantovani
quando progetta di distruggere un paesaggio quale quello di Olmolungo dove
un'antica dimora padronale dell'inizio 1600, che conserva stucchi e affreschi,
con chiesetta e torre colombaia annessa, verrà circondata da capannoni perchè
il Comune da tempo ha deciso che l'area diventerà ad uso commerciale ed
industriale.?Non sarebbe meglio restaurare e valorizzare una vera e propria
isola storico-artistica, rarissimo esempio di una tipologia di costruzione, un
tempo molto diffusa nel territorio mantovano, ? Non ci sono già da tempo
capannoni vuoti ed inutilizzati in zona Valdaro che potrebbero essere
sfruttati? Perchè cancellare un altro pezzo del paesaggio mantovano, e
italiano, quello che Settis definisce " il grande malato d'Italia"
nel suo ultimo saggio " Paesaggio Costituzione Cemento"? A tale
proposito vorrei ricordare che l'art. 9 della Costituzione italiana mette la
tutela del paesaggio quale valore fondante e specifico della nostra storia ed
identità.
Chi amministra la " res publica" dovrebbe saperlo"...
Quinto :Se vi sono tanti capannoni vuoti a Gambarara, ma non solo, perchè
non si utilizzano quelli anzichè farne dei nuovi? Perchè non si collegano i
vari comuni visto che Porto, Cerese, Curtatone, S.Giorgio ecc hanno anch'essi
capannoni inutili vuoti ed abbandonati?Cosa si pensa di fare dell'ecomostro di
Cittadella che incombe sulla rotonda, mai finito, mai distrutto ,edificio ex
Moietta ingrandito ed ampliato ma abbandonato da anni , scheletro penoso e
nulla più. Come gli altri due enormi capannoni, che dovevano essere rivendite
auto subito dopo la rotonda, in strada Gambarara, in quel quartiere nuovo
dietro Rosignoli. Ognuno di questi occupa almeno un ettaro di terreno, da
anni; sto citando solo alcuni dei tanti esempi che si potrebbero fare.
Tenendo presente che il consumo di territorio è un'emergenza nazionale cui
non fa eccezione la nostra provincia ( secondo i dati dell'Osservatorio
nazionale sul consumo di suoli nel periodo 2001-2007 la nostra provincia è al
secondo posto in Lombardia per incremento di urbanizzazione) chiediamo che i
mantovani desiderosi di fermare l'assalto del cemento si uniscano a noi nel
rivolgere a tutte le amministrazioni locali un esplicito basta a qualsiasi
nuova lottizzazione, basta a nuovi appartamenti o capannoni fino a
quando non saranno occupati ed utilizzati tutti i vuoti ora esistenti.
Il nostro Comitato ,cui i mantovani hanno dato fiducia ed appoggio con le
11.000 firme per salvare il Paiolo, si mette a disposizione della cittadinanza
per continuare le battaglie contro la distruzione del territorio, battaglie
cui i politici fino ad ora non hanno dato ascolto , nè interesse. Se
non a parole
cristina cardarello coordinatrice del Comitato " Salviamo il Paiolo"
via L da Vinci 18 Porto Mantovano
tel 0376398450 3382939401