COSA STA SUCCEDENDO A QUESTO PAESE!

di Mario Sella

            Nel 2008, 17 milioni di italiani su 47 milioni aventi diritto di voto hanno dato a Silvio Berlusconi e alla sua coalizione il governo del paese. Non la maggioranza degli italiani, dunque, ma una legge elettorale, definita dal suo stesso autore Calderoli, una porcata, ha permesso la formazione di una maggioranza molto forte che però ha perso per  strada molti dei suoi sostenitori fino a ridursi al “mercato delle vacche” di questi giorni.

Che cosa ha provocato la profonda crisi che questo paese sta attraversando?

I giornali sono pieni dello scandalo Ruby e del rinvio a processo di Berlusconi per concussione e corruzione di minorenne, ma non avrei voluto neppure menzionare questi fatti che rappresentano soltanto la punta dell’iceberg dei nostri mali.

Ci avviamo ormai a concludere il terzo anno di crisi mondiale e anche se alcuni paesi hanno sopportato meglio di altri, disoccupazione e dissesto finanziario, l’economia mondiale non sembra trovare la soluzione del problema che sembra ancora lontana.

Il Governo Berlusconi ha ereditato in pieno la crisi e invece di pensare immediatamente ai modi di affrontarla, ha provveduto soltanto a tamponare le falle più vistose e ha preso tempo nella speranza che il sole tornasse a splendere nel cielo berlusconiano.

Nel prendere tempo, nel tamponare anziché curare la crisi, molto grasso accumulato in passato è stato bruciato ed al povero Tremonti non è rimasto altro che tagliare inesorabilmente tutti i trasferimenti di spesa ad iniziare dai ministeri, regioni, provincie e comuni, pena lo “splafonamento” del bilancio statale già ampiamente fuori dai parametri di stabilità europei.

Berlusconi, accusando la sinistra di essere il partito delle tasse ed avendo anche per questo vinto le elezioni, non poteva neppure lentamente pensare di chiedere agli italiani un contributo straordinario per affrontare meglio la crisi, ma questo suo temporeggiare non poteva portare che alla drammatica  situazione attuale.

Fini ha capito che restare attaccato al carro di Berlusconi, lo avrebbe portato a condividere le sorti di un governo e di una stagione politica che si avvia a diventare la più drammatica che questo paese abbia affrontato dalla fine della seconda guerra mondiale ed ha staccato la spina.

La Lega resta ancora abbarbicata a questo governo nella speranza di portare a casa il federalismo e sganciarsi quindi dal resto dell’Italia per tentare di galleggiare in questo mare tempestoso. Ma questo atteggiamento di Bossi, che normalmente è sempre riuscito a leggere bene la situazione politica, sembra ora avere smarrito la bussola, legato forse da sentimenti troppo personali con Berlusconi che mal si adattano ad un freddo raziocinio politico.

Non la vicenda Ruby o i processi del Capo del governo decreteranno la fine, ma la profonda inerzia di un governo e di un paese intero che sembra soltanto ora rendersi conto dell’abisso che ha di fronte. “C’è una grande opera corrosiva di tutto, ma incapace di prospettare nulla”, queste parole di Andrea Riccardi, fondatore della comunità di S. Egidio, descrivono molto bene quello che sta succedendo a questo paese, anche se è un poco ingrato verso una opposizione che da due anni denuncia le inadempienze del governo.

Mario Sella V. Carso 2 Mantova T. 3334286408  15.02.2011