Ritirarsi sarebbe stato un segno di saggezza

di Mario Sella

 

Le primarie sono una scelta democratica straordinaria perché offre al cittadino, e non solo al militante di partito, la possibilità di scegliere quello che per lui è il migliore candidato per concorrere alla carica istituzionale di sindaco. Resta il problema successivo. Una volta espletate le primarie, il candidato sconfitto deve necessariamente sostenere il vincitore come avviene nel paese dove le primarie sono state inventate, gli Usa. A Mantoya assistiamo a delle primarie piuttosto anomale perché un sindaco, al termine del suo primo mandato, non viene automaticamente candidato dal suo partito e dalla coalizione che lo sostiene, perché fortemente contestato all'interno del consiglio, da consiglieri del suo partito e della maggioranza che lo sostiene. Questa forte opposizione avrebbe dovuto far riflettere chi ha governato per cinque anni, ma non è riuscito a consolidare la sua maggioranza attorno ad un progetto politico condiviso. Andare alle primarie con alle spalle un accumulo di azioni fortemente contestate può portare anche a vincerle, ma a questo punto si pone il problema dell'unità di voto di chi ha fortemente contestato non un progetto di governo ma delle azioni già espletate. I dirigenti del Partito Democratico, in nome della disciplina di partito, dovranno necessariamente invocare l'unità di voto, ma temo fortemente che questo possa avvenire. L'errore grave è di chi ha provocato una frattura nel suo partito e nella sua maggioranza e non vuole prenderne atto facendosi da parte, ma puntando a una rivincita che potrebbe trascinare il partito nel quale milita ad una grave sconfitta. Questo non viene preso in considerazione e non dimostra la volontà di combattere «perché le cose difficili a me piacciono», ma solo la cecità di una situazione diventata insostenibile, come i dibattiti stanno abbondantemente dimostrando. Sapersi ritirare, quando la situazione è diventata gravida di nefaste conseguenze, non è una dimostrazione di pavidità, ma di grande saggezza. Ma forse è già troppo tardi.