IL PANATHLON, ANIMA CRITICA DELLO SPORT,
DENUNCIA LA DISASTROSA SITUAZIONE DEGLI IMPIANTI SPORTIVI MANTOVANI
E IL PROBLEMA DELLA SICUREZZA DEI PRATICANTI
GRAVISSIME CARENZE NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Il caso clamoroso delle gare di basket, che dalla fine di marzo non si potranno più svolgere in tre campi CITTADINI se non si provvederà a metterli A NORMA, come è stato richiesto dalla federazione un anno fa
Sempre più disastrosa la situazione degli impianti sportivi mantovani. Tre campi di basket rischiano la chiusura alla fine di marzo (campo di via giulio Romano, campo di via dugoni, campo di Via Luzio) perchè sta scadendo l'anno di deroga concesso dalla FIP. Le federazioni sportive stanno finalmente pretendendo il rispetto delle regole per le gare ufficiali. Ma i rischi, se ci sono, esistono anche per gli allenamenti: e chi risponde in caso di infortuni causati da gravi insufficienze nella sicurezza? Perchè il problema viene ignorato? Si aspetta l'incidente?
Non
è un allarme, è un grido di dolore. L’incuria e un uso a dir poco
discutibile delle risorse a disposizione hanno praticamente azzerato (usiamo un
gentile eufemismo) gli impianti sportivi di una città come la nostra che
soltanto dieci anni fa veniva considerata al top nel settore. La zona del
Migliaretto in particolare rappresentava una sorta di fiore all’occhiello con
tutta una serie di strutture sportive all’avanguardia. Nel giro di un
chilometro quadrato erano attive la pista ciclistica (all’epoca la migliore
d’Italia), il Palazzetto dello Sport, un impianto di atletica (con annesse
pista coperta, palestra, campo di basket e sala pesi) utilizzato anche per gare
internazionali, due campi di baseball e softball oltre naturalmente ai campi del
Rugby Mantova, a quelli di calcio del S.Egidio-San Pio X, agli impianti di
motocross e di enduro e al poligono del tiro a segno. Il tutto senza considerare
le palestre (la “Boni” in particolare) a disposizione di centinaia di
praticanti, la piscina Dugoni e quella del palazzetto. Si parlava non a caso, e
con orgoglio, di Cittadella dello Sport.
Dieci anni sono passati e sembra un secolo. La pista di ciclismo è stata
massacrata per far posto a una tribuna di tubi Innocenti che costa (di solo
affitto) centinaia di migliaia di euro. Il Palazzetto dello Sport è ormai in
rovina. Le piste di atletica all’aperto e quella indoor si sono lentamente
sbriciolate e sono inattive da quattro anni dopo che la Fidal regionale ha tolto
l’omologazione. I campi da baseball e softball sono spariti e con essi anche
la pratica di due discipline che all’epoca avevano fior di praticanti. La
piscina Dugoni non consente agli atleti di allenarsi in condizioni dignitose.
Per non parlare della situazione davvero incredibile delle palestre cittadine di
cui diremo tra poco. Per non parlare, altro aspetto mortificante, dello scempio
perpetrato a Lunetta tra vecchio Palazzetto ormai a pezzi e nuovo Palalu tutto
da decifrare. A nulla sono valse le proteste, le denunce, le interpellanze
consiliari. Il degrado ormai è assoluto e (probabilmente) irreversibile con
responsabilità pesantissime da dividersi equamente tra tutti gli amministratori
che si sono avvicendati in questi anni, tutti colpevolmente incapaci di
riconoscere il valore sociale della pratica sportiva.
E’ proprio alla luce di questa situazione che sta rinascendo a Mantova il club
locale del Panathlon International, l’ente che il CIO (il Comitato
olimpico internazionale) ha delegato a portare avanti tutte le iniziative volte
a salvaguardare l’etica dello sport e a promuovere il fairplay, la lotta al
doping e il rispetto delle regole in generale. L’intenzione dichiarata dei
soci promotori è quella di fungere da “anima critica dello sport”
mettendo a disposizione delle autorità cittadine il proprio bagaglio di
esperienza, di cultura sportiva e di credibilità.
L’inaugurazione ufficiale del Club è prevista entro la fine del mese di
marzo. Nel frattempo tuttavia, in presenza di una situazione contingente a dir
poco paradossale, per non dire grottesca, come quella che riguarda le palestre
cittadine, i soci promotori hanno ritenuto opportuno intervenire per promuovere
un dibattito aperto sulla vicenda che ha bloccato di fatto la pratica di una
disciplina di grande popolarità come il basket.
Qui a fianco potete visionare - più esaustive di ogni commento - le lettere (campo
di via giulio Romano, campo di via dugoni,
campo di Via Luzio)
che
la Federazione ha inviato alla società San Pio X (oltre trecento praticanti
nella varie categorie, con tecnici di caratura nazionale) per togliere
l’omologazione dei campi gara. In parole povere: non è più consentito
giocare a basket perché mancano – in tutti i campi cittadini disponibili !!-
le condizioni di sicurezza previste dal regolamento FIP.
La necessità di procedere con lavori di messa a norma (tra l’altro non certo
costosi, una decina di migliaia di euro in tutto, verosimilmente) era stata
posta all’attenzione delle autorità già nell’autunno 2010 e nell’attesa
era stata concessa una deroga affinché il Comune potesse agevolmente
intervenire. Ogni sollecito è rimasto tuttavia lettera morta e si è arrivati
così alla cancellazione dell’attività ufficiale con danni facilmente
quantificabili (economici ma anche di immagine) per una società meritoria come
il San Pio X. L’ennesima umiliazione che la città di Mantova ha patito in
questi ultimi cinque-sei anni dopo aver investito in maniera dissennata nel
calcio professionistico (vedi la distruzione della pista ciclistica) senza
curarsi minimamente delle discipline sportive di base.
Documentiamo qui di seguito, attraverso un dettagliato servizio fotografico, lo
stato e le problematiche delle palestre della “Bertazzolo” e della
“Maurizio Sacchi”. Si tratta di un contribuito iniziale al dibattito che il
Panathlon aprirà subito dopo l’inaugurazione del Club e che sfocerà in
convegni, conferenze, relazioni, documentazioni video e quant’altro. Al centro
dell’attenzione la situazione delle palestre ma non solo: documenteremo anche
lo stato di assoluto degrado del Campo scuola, con pericoli sempre in agguato
per chi pratica l’atletica leggera ad alto livello (Mantova ha ben otto atleti
che militano nelle varie rappresentative nazionali!) ma anche per i bimbi dei
Centri di avviamento allo sport. L’obiettivo, come già dichiarato, è quello
di fungere da “anima critica dello sport” a supporto di un mondo che le
varie amministrazioni pubbliche hanno in così pochi anni messo letteralmente in
ginocchio.
PALESTRA DELLA SCUOLA MEDIA SACCHI (VIA GIULIO ROMANO)
Inesistenti le protezioni per l'incolumità degli atleti. Le linee laterali del campo di basket sono troppo vicine alle pareti laterali, alle panchine, al tavolo e ai termosifoni.
Nota sui CAMPI DI BASKET. Attorno al campo ci dovrebbe essere una zona larga almeno 2 metri priva di ostacoli (comprese le panchine dei sostituti delle due squadre).
La società S. Pio X riceverà in questi giorni (vedi lettera datata 2 marzo 2012) dalla FIP un contributo di 500 euro per l'attività giovanile svolta. Ma, se non si faranno i lavori per mettere in sicurezza gli impianti, dove andranno a giocare le squadre?
Nota1: GUARDA IL Servizio di Mantova TV su YOU TUBE: http://www.youtube.com/watch?v=-heaCGs-pzI&list=UUn9L14AOuLV03p6W1kVZAew&index=3&feature=plcp
Nota 2: LEGGI L'ARTICOLO DELLA GAZZETTA DI MANTOVA DEL 9 MARZO 2012: testo; titolo; articolo ; pagina intera
PALESTRINA DELLA SACCHI
Nota 1: Il pattinaggio dovrebbe essere praticato all'interno di un'area dotata di corrimano oppure in una zona delimitata da catenelle distanti almeno 1,5 metri dalle pareti.
Nota 2: L'intonaco è indecente in vari punti.
SERVIZI ANNESSI ALLA PALESTRA DELLA SACCHI
Nota: Le porte dei bagni sono vergognosamente fatiscenti. Lo spogliatoio è angusto.
PALESTRA DELLA SCUOLA MEDIA BERTAZZOLO (VIA DUGONI)
Nota: Il pavimento presenta varie fessure e lesioni, potenzialmente pericolose per i giovani sportivi.
PALESTRA BONI (VIA LUZIO)
RELAZIONE DEL SOPRALLUOGO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E SALUTE DEI LAVORATORI ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs 81/2008 (relazione fatta dall'Ing. Fabrizio Veneziani per la sicurezza della Palestra Boni il 14 novembre 2008 per conto Pallavolo Mantova)
Prossima tappa: Ci informeremo su che cosa è stato fatto e su che cosa non è ancora stato fatto per eliminare i rischi indicati nella relazione sulla sicurezza dell'impianto.
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