FASO TUTO MI
BREVE STORIA
DELL’EROICO MASOCHISMO FEMMINILE
…… ED ALTRO
L’ esistenza di tutti gli esseri viventi sulla Terra, che sono vissuti , che vivono e che vivranno, è dominata da due leggi biologiche assolute :
la prima è l’ autoconservazione, la seconda è la conservazione della specie.
Gli esseri viventi. poi, ora sono nettamente divisi in vegetali. animali, fungini.
Gli esseri vegetali. per la prima legge l’autoconservazione hanno escogitato una soluzione che si potrebbe dire perfetta perchè sono diventati autotrofi, sono capaci cioè di sintetizzare in modo autonomo sostanze organiche partendo da quelle inorganiche ( acqua, anidride carbonica, sali minerali e luce solare ): insomma essi creano la VITA senza disturbare nessuno.
Gli esseri animali sono invece tutti eterotrofi, non in grado cioè di costruire sostanze organiche per cui per non morire sono costretti a divorare qualsiasi altro essere vivente.
Gli esseri fungini, infine, sono subdoli parassiti degli uni e degli altri.
Per gli esseri animali l’ autoconservazione , più precisamente, non è altro che la lotta per la vita che Darwin definisce con il suo famoso aforisma : “” La struttura di ogni essere vivente è in stretta correlazione con quella di tutti gli altri esseri viventi con i quali viene a trovarsi in concorrenza o per il cibo o per la dimora o con quella degli esseri da cui deve difendersi o di quelli che sono una sua preda. “”
Nell’orrida lotta per la vita non vi è perciò nulla di poetico o di romantico : sotto i raggi del caldo Sole o sotto quelli dell’eterea Luna, solo paura, sopraffazione, morte. Altroché la benevolenza degli Dei.
Seconda legge : conservazione della specie che si realizza con la riproduzione che può essere definita come l’estensione degli esseri viventi nel tempo e nello spazio
Ai primordi della vita, un 3,5 miliardi di anni fa ed in seguito per un altro paio di miliardi di anni e tutt’ora.per le forme primordiali di vita, a livello quindi di batteri, di alghe azzurre e di molte specie di protozoi e di protofiti, la conservazione della specie avveniva e ed avviene per mezzo della scissione diretta dell’individuo cellula in due cellule figlie e così all’infinito in linea retta binaria. In questa fase le informazioni genetiche vengono trascinate dal passato al presente al futuro sempre in linea verticale senza uno scambio collaterale.
E’ chiaro che in questa maniera per effetto di microscopiche variazioni biologiche, nel corso delle ere si sono formate innumerevoli specie diverse.
Un miliardo e mezzo di anni fa fra quei viventi unicellulari si fece strada la necessità di uno scambio di informazioni genetiche in via collaterale. :lo scambio è stato attuato, non per tutte le specie di microrganismi ma solo in parte, in due forma diverse : 1° la singamia, 2° la coniugazione.
1° SINGAMIA - Per Singamia si intende la fusione totale di due protozoi di una stessa specie, ma nella fusione l’importante non è tanto l’unione dei vari corpuscoli che si trovano all’interno del citoplasma, come il reticolo endoplasmatico liscio e rugoso, i mitocondri, i ribosomi, i lisosomi, i centrioli ecc., ecc., che viceversa rimangono ben separati all’interno della nuova membrana, bensì l’appaiamento del lunghissimo cromosoma, appaiamento che per funzionare deve essere perfetto dal primo nucleotide della cinquantina di milioni all’ultimo. Solo così si attua la necessaria comparazione dei due cromosomi portanti le informazioni delle due memorie genetiche .
( Il cromosoma – DNA – è formato, per chi non lo sapesse, da una lunghissima sequenza di quattro composti chimici – Adenina, Citosina, Guanina e Timina, che vengono accoppiati da un atomo di idrogeno in Adenina-Timina e viceversa e Citosina-Guanina e viceversa e incernierate, per formare una lunghissima scala a forma di elica, da ambo i lati, dallo zucchero pentoso Desossiribosio e da una molecola di acido fosforico in continua alternanza. Le coppie AT, TA, CG e GC possono essere considerate come un particolare alfabeto a quattro simboli e con essi si possono costruire sequenze di qualsiasi lunghezza con qualsiasi frequenza e ordine . Il genoma umano, tanto per avere una misura di comparazione, è composto da 23 cromosomi che includono complessivamente ben 2 miliardi e 900 milioni di nucleotidi, pari a 1 miliardo e 450 milioni di coppie. In questo genoma è memorizzata la costruzione dell’intero corpo umano Bella memoria . E tanto per continuare a comparare, i nostri computer hanno la memoria elettronica basata su due simboli 0 e 1.
La singamia è un processo biologico molto complesso e sofisticato perché due protozoi, di una stessa specie viventi in un mare popolato da miriadi di altri individui di altre specie microbiche, devono riconoscersi, avvicinarsi, fondersi e poi dopo aver messo a confronto le rispettive memorie genetiche, accogliere le informazioni considerate migliorative sostituendole a quelle precedenti. Il nuovo protozoo successivamente si scinde in due cellule figlie portanti la memoria genetica modificata. Può anche essere che le due memorie siano totalmente simili, in questo caso le due cellule-figlie saranno in tutto uguali ai propri predecessori.
Coniugazione – Con questo processo biologico, due protozoi di una stessa specie, dopo essersi riconosciuti nel vasto mare magnum in cui essi vivono, si congiungono e si fondono parzialmente. Nella parete unita essi poi aprono un varco attraverso il quale si passano reciprocamente una copia esatta del proprio lunghissimo cromosoma dopo di che lo richiudono e l’unione termina.
Come nella singamia i due cromosomi, quello proprio e quello ricevuto, vengono appaiati per confrontare le due memorie genetiche. Dopo il confronto, apportate le eventuali migliorie, i due protozoi separati danno vita a quattro individui con le rispettive memorie perfettamente uguali.
In due miliardi e mezzo di anni, cioè da quando 3,5 miliardi di anni fa sorse la prima cellula a 1 miliardo di anni fa, la VITA è stata rappresentata soltanto da individui unicellulari, perfettamente uguali nelle rispettive specie, e i cui processi biologici del vivere e del riprodursi sono così articolati in armonici passaggi successivi a catena, da far emergere la sensazione che essi non siano dovuti al puro caso, come sentenziava Darwin, ma bensì dovuti alla consapevole volontà di adattamento, come insegnava Lamarck.
Un miliardo di anni fa tutti i mari erano dunque popolati unicamente da individui unicellulari ( batteri, alghe azzurre, protozoi, protofiti). La lotta per la vita era veramente feroce per la presenza dei protozoi, vere belve, incessanti divoratori di altri esseri viventi.Essi erano presenti in un vastissimo numero di specie, con dimensioni diversissime : da 2-3 microm per i Plasmodi a 3 millimetri in Spirostotum, un cigliato più grande di mille volte ( altroché il Tirannosauro Rex o gli attuali leoni e tigri ). Per lo più sono provvisti di strutture di sostegno o da involucri esterni rigidi aventi funzione protettiva e possono essere rinforzati persino con gusci calcarei. Un altro tipo di strutture corticali sono gli estrusomi, come dardi, che giacciono sotto la pellicola e vengono espulsi in seguito a vari stimoli: sono dispositivi di offesa e di difesa, ne sono stati inventati di tutti i tipi e di tutte le forme. Si muovono fondamentalmente o per mezzo di pseudopodi o per mezzo di ciglia e di flagelli.
Le vittime fagocitate erano e sono in primis le alghe e poi fra di loro gli stessi protozoi.
E un miliardo di anni fa venne imboccata una strada nuova, non più il generale adattamento del corpo-cellula al mutato ambiente, ma quella della cooperazione ovverosia dell’associazione di diversi individui unicellulari ( di una stessa specie , è logico ) in modo da formare un gruppo strettamente unito e per la difesa e per l’offesa ( come un’ inattaccabile legione romana ).
Nacquero così i pluricellulari vale a dire gli animali
La maggior parte degli zoologi ritiene infatti che i primi pluricellulari ( animali ) fossero come dei vermi piatti formati da primitivi protozoi cigliati, precursori dei successivi celenterati che sono considerati gli animali più antichi, che hanno ancora oggi dei rappresentanti esistenti e che quindi abbiano dato origine in discendenza evolutiva a tutti gli altri tre milioni di specie diverse attualmente viventi e a chissà quante altre estinte,
Un’origine proprio MONOFILETICA.
Sorse però subito un problema quasi insolubile : come mantenere nel tempo la pluricellularità.
Molto probabilmente occorsero diversi milioni di anni, però alla fine la soluzione, un po’ complessa, fu trovata : furono create per la riproduzione della specie due diversi tipi di individui, le femmine ed i maschi, ed adottando di conseguenza la morte prefissata per tutti, che è la cosa più tremenda.
Nell’universo degli unicellulari la morte è un accadimento puramente accidentale per cui si può anche dire che essi dividendosi e adattandosi continuamente all’ambiente, praticamente sono eterni, mentre per i pluricellulari, animali e piante, la morte oltre che accidentale è soprattutto prefissata . Tutti devono morire.
I due tipi di individui, ben separati nella specie, si ribadisce, sono le femmine ed i maschi. Il loro unico scopo è la perpetuazione della stessa specie. Per fare questo essi devono realizzare la fusione di due cellule particolari portanti le informazioni genetiche delle due diverse linee: le uova della linea femminile, gli spermatozoi di quella maschile. La fusione porta quindi alla nascita di un nuovo essere conservante le informazioni genetiche di ambedue i genitori, attuando così la cosiddetta informazione incrociata.
Nascendo e morendo in continua alternanza, gli animali in incessante evoluzione sotto l’imperio dell’ambiente, da un miliardo di anni popolano la Terra, misero granello di polvere sperduto nell’infinito universo.
Però nell’attuare questo stupefacente marchingegno biologico è stato commesso un incredibile errore, anzi molto di più, è stata attuata una enorme ingiustizia perchè le due parti , femminile e maschile, non hanno avuto le incombenze della procreazione divise in modo bilanciato, ma la maggior parte, il 95% o più, è toccata alla parte femminile. Si perché mentre lo spermatozoo maschile contiene soltanto i cromosomi ( memoria genetica ) e quindi è una struttura puramente informativa, l’uovo femminile è formativo perché, come un enorme magazzino, deve contenere oltre ai propri cromosomi, miliardi e miliardi di nucleotidi, miliardi e miliardi di aminoacidi, di molecole di zuccheri,grassi, acqua assolutamente misurati ( quasi all’unità ) in grado di formare un nuovo essere perfettamente funzionante, cioè vivo.
Per intuire le dimensioni delle differenze bastano pochi esempi : lo spermatozoo mediamente ha un diametro di un micron mentre le dimensioni delle uova sono varie, ma sempre enormi : quello della donna 10.000 volte più grande, quello della rana 300 milioni, quello degli uccelli decine di miliardi.
Però tutti questi ingredienti se li deve cercare unicamente lei, in modo autonomo, senza ricevere alcun aiuto da parte del maschio.
Lei, la femmina, in definitiva alimenta se stessa e miriadi di suoi discendenti ( generosa masochista ) mentre il maschio alimenta soltanto se stesso ( tronfio egoista ).
Ma quante uova la femmina deve creare per far si che la specie possa essere perpetuata, che è l’unico scopo della sua esistenza ? Conoscendo bene l’ambiente in cui vive e sapendolo folto di altri animali divoratori di uova, larve, avannotti, essa deve produrre tante uova in modo da far rimanere in vita, dopo il loro quasi totale sterminio, almeno un paio di discendenti. ecco l’altro gravoso compito caricato sulle spalle delle femmine : calcolare in via preventiva e presuntiva le probabilità di sopravvivenza della prole ed agire di conseguenza..
Logicamente ogni specie, e sono tre milioni, è pervenuta alla sua particolare quantità ; le femmine degli invertebrati acquatici, in genere, producono migliaia di uova ad ogni stagione riproduttiva, che logicamente sono quasi totalmente divorate assieme alle larve che sono riuscite a formarsi; le femmine degli invertebrati terrestri invece da decine ad alcune centinaia, anche loro con lo stesso mortale destino
Attorno ai 400 milioni di anni fa emergono dagli invertebrati i primi vertebrati, da cui discendono attorno ai 360 milioni i pesci, poi da questi gli anfibi 260 milioni , indi i rettili 230 milioni ( che sono i primi a deporre le uova a terra ) da cui una doppia evoluzione in uccelli 165 milioni e mammiferi 150 milioni.
Le femmine dei pesci producono parecchi milioni di uova per ciascuna stagione riproduttiva ( si pensi al caviale che è una massa di milioni di uova di storione, oppure alla bottarga altrettanto di muggine ) : in definitiva per avere forse due o tre discendenti esse producono una straripante quantità di cibo per altri.
Le femmine degli anfibi riducono fortemente la produzione : da 2000 a 4000 per stagione.
Le femmine dei rettili, che sono le prime a depositare le uova a terra a gruppi, in nidi nascosti generalmente sotto terra o, comunque, ben celati, sono le prime ad avere,visto il loro comportamento, la volontà di preservare la propria discendenza da pericoli mortali. Intanto ne fanno poche , da qualche unità a una decina o due e sono piuttosto grosse per cui i nati non sono larve ma individui abbastanza corposi. E qui si cominciano a intravedere le prime manifestazioni di protezione ed attaccamento della madre- femmina verso i propri nati. La femmina è diventata quasi una madre che cerca di non lasciare al caso la vita dei discendenti ma bensì diventa parte attiva per la loro sopravvivenza.
Un importantissimo salto nell’evoluzione si ha successivamente con l’emergere degli uccelli, dai rettili, 165 milioni di anni fa. A parte il fatto che è il primo animale di una certa voluminosità, ad eccezione dei minuscoli e fastidiosi insetti, che fuoriuscito dalle acque si libra alto nell’azzurro dei cieli, la nuova creatura accelera fortemente i legami parentali verso i propri discendenti.
Intanto ha ridotto drasticamente la creazione di uova , infatti ne fa una o alcune unità al massimo , molto grosse allo scopo di far nascere al momento della schiusa pulcini già ben avviati sulla via dell’indipendenza. Poi muta notevolmente la propria anatomia interna e soprattutto, pare non credibile, il suo comportamento psicologico.
Per l’anatomia interna, spariscono l’ovario e l’ovidutto di destra mentre s’ingrandisce fortemente quello di sinistra che si divide in cinque parti : padiglione dove arriva l’uovo al momento dell’ovulazione ; il magnum nel quale viene secreto l’albume; l’ istmo dove vengono aggiunte le membrane ; l’ utero molto dilatato dove si forma il guscio calcareo ; la vagina terminale . Fra le altre attività nuove vi è anche quella dell’ingestione e digestione di sassi e sabbia che vengono sciolti fino al livello di molecole di carbonato di calcio al fine di creare attorno all’uovo il guscio, che è una bella camicia di marmo, spruzzata in una ventina di ore circa dalla parete dell’utero.
Il maschio invece continua imperterrito a creare i suoi microscopici spermatozoi, ad alimentare se stesso e a gorgheggiare i suoi stentorei e orgogliosi chicchirichì, mentre la femmina dopo la deposizione del voluminoso uovo, emette il suo liberatorio e accorato coccodè – coccodè..
Dal punto di vista psicologico la femmina è diventata quasi una madre completa. Intanto tutta raggomitolata sulle uova le cova per tre – quattro settimane perchè abbisognano di 37 gradi di calore, poi dopo la schiusa esprime un forte attaccamento affettuoso e protettivo verso la prole difendendola dai numerosi predatori anche a costo della propria vita, ammaestrandola sulle dinamiche del volo ed altro, allo scopo di portare, in ultima analisi, i piccoli ( rimasti ) ad essere indipendenti e pronti ad una vita di liberi uccelli.
E per la prima volta anche il maschio partecipa attivamente alle cure parentali manifestando un comportamento protettivo verso la prole e la compagna.
150 milioni di anni fa dai rettili si evolve la nuova classe delle mammifere, non mammiferi perché i maschi non sono stati né interessati nè impegnati per nulla nel favorire questa straordinaria evoluzione; essi continuano a fare quello che facevano quando erano rettili, anfibi, pesci, invertebrati cioè creano soltanto spermatozoi informativi e basta ! Bella la vita eh, maschio impunito.
Questa nuova classe delle mammifere deriva unicamente dalla volontà e dalla inventiva delle femmine, che animate da uno straordinario sentimento amoroso verso i propri figli, hanno trasformato parzialmente il proprio corpo, sia internamente che esternamente, e la propria fisiologia, affrontando per questo, disagi, pericoli, dolori e qualche volta la morte, per loro.
FASO TUTO MI , ecco la stentorea e orgogliosa dichiarazione di questa eroica masochista. Non lascio i miei figli in balia dei pericoli dell’ambiente, voglio essere sicura che essi, per mezzo del mio amore e della mia assidua protezione , arrivino indenni a diventare animali in grado di affrontare la vita.
Darwin, i maschi non c’entrano proprio per nulla !
I nuovi straordinari organi che la femmina-mamma ha inventato sono: permanenti la vagina, l’utero, le mammelle ; temporanei la placenta ed il cordone ombelicale-
Ed ecco, in sintesi, la sequenza dell’incredibile processo biologico della gestazione-
L’uovo, dopo che è stato fecondato nell’ovidotto, raggiunge l’ utero quando l’embrione è già ben sviluppato ( da una cellula a 10.000 cellule). L’embrione si impianta quindi nella parete dell’utero che si è già preparata per la gravidanza sotto l’azione dell’ormone progesterone. Esso sviluppa ben presto numerose estroflessioni ramificate e digitiformi che si scavano la strada .attraverso la parete dell’utero. In tal modo i tessuti
dell’embrione e dell’utero si attaccano saldamente l’uno all’altro. Questi tessuti concresciuti e intrecciati rappresentano la placenta. Quando essa è completamente sviluppata serve da connessione, sia meccanica che metabolica, tra l’embrione ed il corpo materno. Successivamente tra l’utero e la placenta si forma il cordone ombelicale attraverso il quale vengono forniti gli alimenti e altri materiali ed asportati i rifiuti dell’embrione.
Se l’alimentazione della madre è scarsa per se stessa in proteine il feto non ne subirà conseguenze perché lei stessa farà si che il sangue circolante nel cordone ombelicale .abbia sempre una concentrazione normale in nutrienti, anche a scapito della propria integrità fisica e , al limite, anche cedendo parte della propria carne e del proprio scheletro. In definitiva il feto è parassita di una madre masochisticamente consenziente.. Oltre alla placenta si forma anche l’ amnios ed il liquido in esso contenuto fornisce l’ambiente acquatico che ha lo scopo di proteggere il feto da ogni possibile sconquasso.
Per tutto il periodo della gestazione poi si instaura un continuo scambio di informazioni ( ormoni ) fra l’ipofisi della madre ed il feto. Negli ultimi periodi della gestazione le ghiandole mammarie, fino allora silenti, s’ingrandiscono notevolmente perché all’interno si formano numerosi canali e negli ultimissimi stadi maturano le cellule che secerneranno il latte.
Il parto, sempre sotto strettissimo controllo dell’ipofisi della madre, comincia con la rottura dell’amnios e la fuoriuscita del liquido amniotico indi cominciano le contrazioni dei muscoli uterini che diventano progressivamente più frequenti e più forti, fanno forza sul feto e lo spingono all’esterno attraverso la vagina dal cui stretto pertugio fuoriescono vuoi un cavallino, un elefantino, un balenottero…. …..o un bimbo ( vero macigno vivente di 3 – 4 chili, da cui la sentenza biblica, sadica e crudele : per i tuoi peccati tu Donna partorirai con dolore. Ma che deficienti !!
Per i primi giorni dopo il parto le ghiandole mammarie non producono latte ma colostro. un liquido che ha una certa azione lassativa. Dopodiché subentra il lungo periodo dell’allattamento . Come nella gestazione, nel latte deve esserci una normale concentrazione di alimenti ( zuccheri, proteine, lipidi, acidi nucleici, sali minerali, acqua, vitamine, anticorpi, ecc., ecc.). Anche in questo caso se l’alimentazione della madre è scarsa, dalla quale alimentazione deve estrarre il latte, essa digerisce se stessa per alimentare a dovere il neonato, anche a costo della propria salute e fino anche a diventare macilenta e sdentata. ( come accadeva nel medioevo, infatti le streghe che gli uomini ,ben pasciuti, bruciavano con molto fervore non erano altro che povere mamme trentenni macilenti ed affamate ………. però prede del demonio )
Infine generalmente per tutto il periodo dell’allattamento che avviene per le quadrupede con le mammelle collocate sul ventre e per le quadrumane ( compresa la donna ) collocate sul petto perchè il pargolo è più facilmente spostabile di qua e di la con le mani., l’ipofisi rende sterili le femmine-mamme.
Ora facendo un bilancio estremamente sintetico e dando anche un giudizio sereno, bisogna riconoscere che il periodo della gestazione , per questa eroica madre, è colmo di sacrifici e di dolori che possono raggiungere anche la morte per parto.
Si è mai visto un maschio morire per parto ? Bella la vita, eh !
Ma l’impegno delle mamme non è finito perché già dall’allattamento e poi ancora per parecchio tempo, anche per anni, proteggono e ammaestrano con costante dedizione amorosa i propri rampolli, portandoli vivi alla matura indipendenza.
E qui finisce il gravoso compito che Esse stesse si erano date con una assoluta eroica e masochistica volontà.
Una riflessione finale : fra milioni di anni i maschi interverranno per alleviare le femmine dalla condanna di portare tutto il peso, come Atlante e Sisifo assieme, della procreazione ? C’ è da dubitarne . E loro, le femmine, cosa mai escogiteranno ancore ??
………… E ALTRO
La riproduzione avviene in quasi tutti gli animali soltanto durante particolari periodi riproduttivi. Tali periodi o stagioni per la maggior parte si manifestano su base annua, o in primavera o in autunno. Molti animali hanno però due o più stagioni riproduttive per anno, altri per una sola volta nella vita ( anguille e salmoni per esempio ) In alcuni casi la stagione riproduttiva dura soltanto un giorno oppure una notte. In altri come le scimmie e la Donna, dalle quali discende, la riproduzione può avvenire tutto l’anno.
A fronte di questa variegatissima realizzazione di tempi riproduttivi, esiste una regola assoluta che vale per tutti i 3 milioni di specie animali : l’ attività sessuale è regolata esclusivamente dalla femmina ed i rapporti sessuali sono né uno di più né uno di meno di quelli permessi dalla sua ovulazione
. L’unica specie animale che esce da questa regola assoluta e che si comporta in modo totalmente opposto è la nostra specie “ Homo sapiens – sapiens “” perché l’attività sessuale non è più regolata dalla femmina secondo i suoi predeterminati ritmi, ma è regolata esclusivamente dal maschio secondo i tempi ed i modi dettati dai suoi mai sopiti desideri.
Come è potuto accadere un fatto così incredibile e che non sarebbe mai dovuto avvenire ?
Tutte le femmine per segnalare ai maschi che è in atto la loro ovulazione e che sono quindi fecondabili, emettono particolari sostanze chimiche volatili chiamate genericamente feromoni: E’ chiaro che ogni specie ha il suo feromone specifico, si pensi alla cagna che quando si trova nel cosiddetto calore attira tutti i cani presenti nel raggio di un chilometro o due ; o la gatta che attrae frotte di gatti inebetiti e miagolanti ma pronti a scannarsi per arrivare a lei.
Obbligati da questa ferrea regola le femmine quindi copulano una volta all’anno, e ciò è certo, e i maschi, se proprio va bene, pure.
Per la nostra specie invece non esiste più regola, anzi forsennatamente i maschi hanno frantumato questa fatidica legge biologica. Una all’anno, forse ? No! Decine, se non centinaia all’anno. Bisogna ammetterlo perché è una realtà storica : è germogliata sulla Terra una società fondata sull’ orgasmo maschile .
Ma come è stato possibile ?
La nostra specie Homo sapiens-sapiens (boh) è una delle pochissime che non ha la pelle ricoperta da peli ( chissà mai per quale motivo storico-biologico, perchè :le scimmie, dalle quali noi discendiamo, sono foltemente pelose nonostante vivano pressoché tutte entro la fascia equatoriale ), fra le altre specie nude troviamo gli elefanti, i rinoceronti, gli ippopotami, le cui relative specie pelose , mammuth, mastodonte, sono perite nell’olocausto generale dell’ultima glaciazione, ma esse sono specie che non si spostano dall’Equatore , pena la morte per freddo,
La nostra specie fino a che è rimasta nella sua zona d’origine , vera piccola nicchia ecologica che comprende la costa ed i bassopiani del Kenia, ha vissuto perfettamente integrata , nella sua assoluta nudità, con le relative condizioni climatiche che da molto tempo presentano temperature che vanno dai 20 ai 35 gradi per tutto l’anno.
In questo stato naturale di nudità era facile per i maschi della tribù “” olfattare “” che la tal femmina era fecondabile : i feromoni impregnano l’aria. Conclusione una copula ogni paio d’anni circa per la femmina e per i maschi……. circa.
I primi gruppi tribali che si espansero fuori dalla nicchia keniota, si estinsero per il freddo. Siccome però era già presente nell’ominide quell’inizio d’intelligenza che lo contraddistingueva da tutti gli altri animali, i gruppi tribali delle ondate successive ( si parla sempre in termini di centinaia di migliaia di anni ), cominciarono nebulosamente a capire che se volevano sopravvivere nelle mutate condizioni climatiche, che volgevano al freddo se non al gelo, e visto che il corpo non si copriva di peli, dovevano ricoprirlo con le pelli degli animali uccisi per l’alimentazione ( un po’ come fa il Paguro Bernardo che infila il proprio corpo senza difese in una conchiglia vuota ).
Fu l’arma vincente ! Gli ominidi invasero tutta la Terra. Più andavano verso Nord più si coprivano con strati successivi di pelli di altri animali.. Ma non olfattarono più i feromoni a causa della copertura dei corpi con pelli maleodoranti.
L’orgasmo procura ai corpi il piacere fisico più esaltante più inebriante . Nessun altro godimento fisico è paragonabile a questo. Ma mentre l’orgasmo maschile è indispensabile per far scaturire dal corpo gli spermatozoi, quello femminile non lo è per procreare. Ecco la trappola. Sono 10 mila anni che le donne mettono al mondo i figli, in pratica, senza provare alcun piacere orgasmatico iniziale ( comprese le Regine, le Faraone, le Imperatrici, ecc., ecc.)
Il maschio, ben più forte muscolarmente della donna-femmina e non più frenato dalla regola assoluta della ovulazione, cominciò ad usare nei suoi confronti la violenza fisica al fine sottometterla , volente o nolente, alle sue mai esauste voglie sessuali.
Una all’anno…… No ! centinaia !
Ecco qual è stata la matrice di questa nostra società eretta sull’ orgasmo maschile. ( e poi esiste l’orgasmo femminile ? )
14.000 – 10.000 anni or sono la Terra fu colpita da una tremenda glaciazione che l’avvolse, quasi interamente, con un orribile sudario di ghiaccio spesso in certi punti fino a 3 km: : la vita quasi si spense.. Mille anni dopo quei pochissimi esemplari di Homo sapiens-sapiens miracolosamente scampati, dettero inizio alla straordinaria rivoluzione agricola che con i suoi prodotti Frumento, Riso, Mais, Miglio, in due tre mila anni fece esplodere l’intelligenza umana per cui da Homo sapiens-sapiens si arrivò a Homo genius-genius ( non per tutti , è chiaro )
Nonostante l’intelligenza occorsero però alcuni millenni prima che fossero capite le cause fisiologiche del concepimento. Orgasmo maschile, naturalmente, e gravidanza erano due fenomeni completamente separati.
Ecco quali erano le credenze sul fenomeno della fecondazione prima che fossero note le sue cause.
Da Mircea Eliade 1907 – 1986. Insigne storico delle religioni. Insegnò a Bucarest, Parigi, Chicago .
. In quel lontano tempo si credeva che la maternità risultasse dall’inserzione diretta del figlio nel ventre materno. Poteva essere un feto che aveva già vissuto una sua vita prenatale nelle grotte,nei crepacci, nei pozzi, negli alberi, ecc., ecc. , oppure soltanto un germe, oppure l’anima degli antenati. Da ciò emerge la credenza assoluta che i figli non sono generati da un padre, ma che vengono a collocarsi nel ventre materno in seguito al contatto della donna su un oggetto o un animale dell’ambiente cosmico.
L’uomo non interviene nella generazione, Il padre è padre dei propri figli soltanto in senso giuridico, non nel senso biologico e tutti i figli sono legati l’uno all’altro unicamente attraverso la madre ( discendenza matrilineare )
Alcuni esempi illustreranno tale credenza. Le donne sterili di Salem ( India meridionale ) credono che nel dolmen ( roccia-tavola ) abitino gli antenati capaci di fecondarle e per questo si strofinano al sasso dopo aver fatto offerte.
In Australia centrale in una località chiamata Erathipe esiste una grande roccia che ha una grossa fenditura laterale da cui le anime dei bambini, rinchiuse nella roccia, spiano il passaggio delle donne per poter rinascere in loro. Quando le donne che non vogliono figli si trovano nelle vicinanze della roccia si fingono vecchie e camminano appoggiate al bastone gridando : “” non venire da me, sono vecchia “”.
Le donne sterili di una tribù della California settentrionale toccano una roccia che rassomiglia ad una donna gravida. Nella Nuova Guinea la donna che desidera figli unge di grasso una specie di menir ( roccia verticale ). In certe regioni di Europa gli sposi novelli camminavano sopra un sasso perché la loro unione fosse feconda. Ecc., ecc..
L’idea implicita è che certi sassi o certe rocce possono fecondare le donne sia grazie allo spirito degli antenati che vi abitano, sia in virtù della loro forma (donna gravida ) o della loro origine.
In quella società basata sull’ orgasmo maschile gli uomini credevano fermamente che la femmina fosse stata creata, in primis, per essere il loro trastullo e poi per essere adibita ai lavori più abbrutenti e faticosi, ma non come una serva ma proprio come una schiava …. e che ogni tanto metteva la mondo dei figli.
Persino gli Dei si sono trastullati con giovani donne belle e vergini : Giove si è mutato parecchie volte, in toro per rapire e copulare Europa, in cigno per avere Leda, in pioggia d’oro per Danae, in biscione per Olimpia. che poi generò Alessandro Magno ; Marte che fece fare a Rea Silvia – vergine vestale – i due gemelli Romolo e Remo, ecc., ecc.. Anche gli Dei dell’India Rama, Siwa, Visnù, hanno avuto centinaia di amplessi con bellissime vergini e sotto lo stimolo dei racconti dei relativi avvenimenti è nato il famoso libro Kamasutra che illustra l’attività sessuale, a favore del maschio naturalmente, con decine di pose diverse l’una dall’altra ( che faticaccia per le povere giovani ).
Ma se vogliamo, anche la religione cristiana poggia su un episodio simile, perché l’arcangelo Gabriele annunciò a Maria ,2000 anni fa, giovane ebrea diciottenne bella e vergine, che era stata scelta dal Padre eterno Jaweh , per mettere al mondo Gesù. E qui tutti sottacciamo il fatto che Jaweh ha deflorato Maria, come fece Giove con Olimpia, 300 anni prima, e Marte con Rea Silvia , 700 anni prima.
Ritornando al basso mondo terrestre,, gli uomini , dopo l’invenzione dell’agricoltura, più diventavano intelligenti a causa dell’ingestione dei carboidrati ( zuccheri ) più diventavano crudeli e con ferocia scatenarono sulle donne un inimmaginabile inferno. Nemmeno Satana avrebbe potuto fare di più.
La Donna di conseguenza fu privata subito di ogni diritto……. e poi fu schiavizzata, violentata, picchiata, uccisa, venduta, rapita, deformata, ecc., ecc..
Alla nascita il rapporto maschio-femmina è da sempre 104 – 100, però dopo il primo anno morendo più bambini maschi che femmine il rapporto si eguaglia, per cui per ogni maschio c’ è una femmina ( o se si preferisce…. viceversa ).
Già nella preistoria gli uomini ricchi e potenti s’impadronirono del più alto numero possibile di femmine, adottando tutti i mezzi, creando Harem anche sterminati. Questi atti d’imperio vennero persino legalizzati inventando leggi adeguate che prevedevano pene durissime per chi le violava ( la morte ) . nacque così la poligamia che riconosce l’assoluto diritto monopolistico al maschio – padrone di avere tutti gli orgasmi fattibili. Solo la civiltà greco – romana non fu infestata da simile ludibrio.
E gli altri maschi privati delle femmine nessun orgasmo ? Venne inventata di conseguenza, per tacitarli e calmarli, la prostituzione : poche donne schiave al servizio dei molti maschi affamati di sesso.
Qualche esempio soltanto, pescando qua e là nella storia dell’umanità che è strapiena di queste ignobili e nefande sopraffazioni.
In Cina la poligamia è scomparsa un centinaio di anni fa ma per 4000 anni circa essa ha impregnato tutta quella società : dall’ Imperatore all’ultimo dignitario-mandarino della provincia più periferica. Se si pensa che la Cina è vasta una trentina di volte l’Italia, è facilmente immaginabile quanto fossero numerosi gli pseudo-nobili e quante decine di migliaia di donne essi hanno rinserrato nei loro recinti, sorvegliati da eunuchi..
In India i nobili hanno sempre praticato la poligamia, assieme ai loro Dei, ma non gli uomini delle caste inferiori. Addirittura fino al 1848 il nobile bramino morto, sulla pira, si faceva seguire nell’aldilà da una delle mogli, naturalmente bruciata viva. Si può immaginare la lotta fra le mogli. Normalmente veniva scaraventata sulla pire l’ultima arrivata, la più giovane. Questa spaventosa criminale usanza fu abolita nel 1848, appunto, dalla dominante Inghilterra, ma ciò scatenò un ribellione totale dell’India, spenta nel sangue di decine di migliaia di rincretiniti ribelli che volevano continuare a divertirsi bruciando mogli…… fedeli.
Nella società dell’antica Persia, gli imperatori, fra i quali Ciro, Cambise, Dario, Serse, ecc., avevano una decina di mogli, come anche tutti i loro dignitari. La stessa cosa i Re grandi e piccoli della zona ( dalla Mesopotamia all’Asia minore )
Il popolo ebraico, questa bieca sopraffazione l’ha iscritta addirittura sul suo libro sacro Thorah-Bibbia, facendo dire a Jaweh ( Padre eterno dei successivi cristiani ) che era permesso all’uomo fedele, pio e ricco, di tenere fino a quattro mogli e un certo numero di concubine. Re David ebbe quattro mogli, suo figlio Salomone pure, ecc., ecc.
Nelle civiltà amerinde troviamo che Atahualpa, ultimo imperatore degli Inca strangolato dal buon Pizarro nel 1533, ebbe un esercito di 5000 mogli e da queste, ogni anno, ne traeva 25 giovani e vergini, da immolare
al Dio Sole . I nobili, a seconda dell’importanza, un numero a cascata. Montezuma, imperatore degli Aztechi , ucciso da Cortes nel 1520, nei palazzi di Tenoctitlan ( Città del Messico, una Venezia messicana ) rinserrava decine di mogli, però fortunatamente per loro non le sacrificava, al posto loro immolava agli Dei mediamente 20.000 maschi all’anno, di tutte le età ( meravigliosa, caritatevole, umanitaria civiltà. Evviva, evviva !
E amaris in fundo e anche per non tediare ulteriormente gli amici lettori., e spero le amiche, l’ultimo esempio che, per così dire, completa questo scabro elenco di orripilanti vessazioni.
Maometto ( 572 – 632 ) che lui stesso si è autodefinito l’ultimo profeta dell’unico Dio ( Jaweh per gli ebrei, Padre – eterno per i cristiani, Allah per i mussulmani ) ha ricevuto dall’ arcangelo Michele ,per ordine di Allah, pezzo dopo pezzo, giorno dopo giorno, Il Corano che è diventato il libro sacro unico ed assoluto. Libro di preghiere ma soprattutto codice civile e penale per tutti i mussulmani.
E’ Allah che parla -
Corano – 4 Sura (capitolo) detta delle Donne. 3 versetto :
…… Sposate allora di fra le donne che vi piacciono, due o tre o quattro, e se temete di non essere giusti con loro, una sola o le SCHIAVE in vostro possesso, se questo sarà più atto a non farvi deviare.
Poi al versetto 34
Gli uomini sono preposti alle donne , perché Dio ha prescelto alcuni esseri sugli altri e perché essi donano dei loro beni per mantenerle ; le donne buone sono dunque devote a Dio e sollecite della propria CASTITA’, così come Dio è stato sollecito di loro; quanto a quelle di cui temete atti di disubbidienza, ammonitele, poi cacciatele nei loro letti, poi PICCHIATELE ……
Nel periodo di massimo fulgore di questa ignobile inciviltà che ruota attorno al 1500 d.c., i potenti mussulmani ( visir, pascià, ecc., ecc. ) riuscirono a radunare mandrie di 200 – 300 femmine che venivano rapite o cacciate o comprate in tutti gli angoli dell’ Eurasia ( si pensi alle torri saracene che costellano le rive dell’Italia meridionale ) e rinserrate per tutta la vita nelle prigioni – Harem. A loro custodia e servizio mettevano gli eunuchi. Costoro erano maschi castrati, anch’essi comprati o rapiti da piccoli assieme alle fanciulle, e subito evirati.
Ma Maometto è andato ben oltre la vita terrena perché ha fatto creare ad Allah, con la sua paranoica fantasia, per i soli maschi che hanno vissuto per il trionfo della fede, un settore separato nel Paradiso : il giardino delle Urì.
Egli ne parla nel Corano nelle Sure 2, 3, 4, 37, 38, 44, 52, 55, 56, e 78 sempre un modo rapito e sognante
Ecco, esemplare per tutte, la Sura 55 – detta del Misericordioso , versetti :
56 – e vi saranno fanciulle dallo sguardo modesto, mai prima toccate
da uomini
58 - belle come rubino e corallo
70 – fanciulle belle e buone
72 – dagli occhi grandi e neri
73 – mai prima toccate da uomini
Maometto poi fa ampiamente capire che il mussulmano dopo aver deflorato quelle meravigliose Urì, con un orgasmo che dura 80 ore, ne avrà altre a disposizione, e altre ancora….. per l’eternità.
E’ la sublimazione dell’orgasmo maschile… fatto Paradiso.
Ancora oggi, anno 2000, per raggiungere questo luogo di delizie, centinaia di imbecilli, criminali assoluti, stanno terrorizzando l’intero pianeta , uccidendo e massacrando moltitudini di persone innocenti.
Quando mai finirà questo incubo spaventoso ?
( una nota ironica - Ma perché Allah crea continuamente bellissime bambolone tutte uguali che dopo essere state usate una volta sola , è costretto ad eliminare ? Non farebbe prima e meglio a creare delle vagine con le ali che si infilzassero, al momento opportuno, sul membro dell’idiota assassino ? )
Il Corano questo libro pieno di preghiere e di “ norme “ civili e penali ( taglio della mano, taglio della testa, lapidazione, frustate, estirpazione di occhi, ecc., ecc. ) è tuttora VIGENTE, dopo 1400 anni, presso tutti i popoli mussulmani : incredibile, assurdo .
Riusciranno questi popoli nei prossimi 10.000 anni a buttarlo fra le ortiche ? Visto come vanno le cose c’è da dubitarne.
L’uomo maschio poi,nella sua paranoica ricerca della esasperazione e dell’appagamento della sua libido, è riuscito persino a deformare e a deturpare il corpo femminile-
STUVALETTO CINESE – Questo arnese infernale veniva usato per i piedi delle bambine cinesi allo scopo di impedire che si sviluppassero come di regola. Attraverso dolori indicibili che duravano dai 5 ai 17 anni, i piedi rinserrati in morse di legno rimanevano infantili e zoccoluti. Questa pratica infame è andata avanti fino al 1900. Cosa ci trovavano di eccitante questi carnefici cinesi ?
GREMBIULE OTTENTOTTO - Questo grembiule consiste nella deformazione delle grandi labbra. Veniva realizzato rinserrando ambedue le labbra , a cominciare dall’età di 5 anni, fra due tavolette di legno. Nel giro di una decina di anni le due grandi labbra potevano, nella loro ipertrofica deformazione, arrivare fino al ginocchio. Più erano lunghe più le vergini ottentotte valevano sul mercato. Siamo al livello della più assoluta e sadica follia sia da parte dei genitori che da parte dei compratori,.
INFIBULAZIONE, - E’ la più infame, la più vergognosa, la più degradante la più satanica impresa realizzata dal maschio ( vera bestia bestiarum ) nei confronti della femmina. E’ ancora praticata fra le popolazioni costiere dell’Africa orientale. Essa consiste nella totale estirpazione della clitoride compiuta sul corpo delle bambine di due – tre anni. Quali maledizioni si possono scaraventare sui crani schifosi di questi satanici genitori.?
Venendo alla nostra civiltà cosiddetta occidentale, dove vigeva e vige la regola greco – romana della famiglia monogamica, le donne stavano molto ma molto meglio, però erano assolutamente prive di diritti e di potere: esse venivano sposate o ficcate in un convento ( le vestali vergini pagane al servizio di un Dio ) secondo il volere insindacabile del padre, dei fratelli e poi del marito.
In quel clima sociale la prostituzione era fiorente perché le donne povere ma sempre affamatissime, vendevano il proprio corpo per poco o per niente pur di mangiare ai libidinosi maschi. La prostituzione dilagava , nel mondo cristiano, anche perché se la donna appena appena si muoveva nel letto a causa di un barlume di piacere, certamente non un orgasmo, mentre il maschio lo godeva, i preti l’accusavano di lussuria e la ficcavano immediatamente nelle fiamme dell’inferno. Essa doveva essere il TRASTULLO del marito e la madre obbligata di figli non cercati. Alleluia, alleluia.
Ora siamo nel 2005. I diritti delle donne cominciano ad essere piano piano riconosciuti su tutta la Terra.
Ma riusciranno, i maschi, a comprendere il male commesso nei loro confronti ? Forse che si, forse che no.
Rimane però l’assoluta necessità di riconoscere alla DONNA, in quanto depositaria della VITA, il posto primario nella società.
Se questo sarà di difficile raggiungimento, almeno nei rapporti DONNA – UOMO si raggiunga la parità di …sl grido di DO UT DES.
19 Novembre 2005-
.
Mario Biancoli