STORIA DELLA SCONFITTA DI FIORENZA BRIONI
12 aprile 2010: Nicola Sodano è il nuovo Sindaco di Mantova. Fiorenza Brioni non è riuscita a fare il bis.
Risultati:
Sodano 11.821 voti (52,19%) ; Brioni 10.823 voti (47,81%)
Scarto tra Sodano e Brioni : 991 voti (4,38%)
Votanti: 59,93%
Totale voti validi: 22.651; schede bianche: 167 ; schede nulle: 261.
Mercoledì 10 febbraio 2010 - Io sto riflettendo. Ma attenti, troppo a sinistra... (Giorgio Maglia, lettera pubblicata oggi sulla Gazzetta di Mantova)
Mercoledì 10 febbraio 2010 - La vittoria di Pirro della Brioni (Albertino Momtresor, lettera pubblicata oggi sui due quotidiani locali)
Domenica 7 febbraio 2010 - PRIMARIE, VINCE LA BRIONI SU RUGGERI: VOTI 1746 vs 1207 ; 59,1 % vs 40,9 %
Domenica 7 febbraio 2010 - Pesce grosso mangia pesce piccolo. In politica - almeno in quella italiana - è così. Quando un partito nasce dall'aggregazione di due coalizioni, quella numericamente maggiore tende ad eliminare quella minore. Il Psi aveva inghiottito il Psdi. Il Pci aveva fagocitato lo Psiup. Il Ppi aveva messo alle corde i Democratici. Il Partito Democratico, nato troppo frettolosamente per insistenza di Arturo Parisi sul vago modello di quello americano (che però ha una storia totalmente diversa), ha sfasciato e mandato a casa il governo Prodi e tende, da quando è stato fondato, a tornare ad identificarsi con quello che, in maggioranza numerica ed ideologica, era prima: i Ds. Ma allora perchè è stata fatta questa operazione? Proprio a Mantova, raro baluardo del centro sinistra in Lombardia, il fenomeno (QUESTO Sì è IL VERO FENOMENO!!!) si è manifestato in maniera particolarmente vistosa ed aggressiva. Che cosa ci si aspettava che facesse, per reazione, la parte minore? Continuare a porgere l'altra guancia? Oppure cercare di resistere e di reagire dignitosamente (ALTRO CHE RIBELLI!!!)? La scelta, sofferta e non facile, è stata decisa all'unanimità, con la responsabile condivisione di una parte qualificata di ex Ds. Si è arrivati così alle primarie tra la Brioni e lo sfidante Ruggeri, generoso e coraggioso nell'accettare di scendere in campo. Da un lato i fedelissimi del sindaco: "Io alle primarie voto Fiorenza. Perchè mi fido". Dall'altro lato i contrari, che potrebbero dire: "Io non voto per Fiorenza. Perchè l'ho conosciuta e NON mi fido". Il peso dei militanti è completamente sbilanciato, per ragioni numeriche e storiche, a favore degli ex Ds. Crediamo però che il resto della città non stia dalla parte di questo sindaco, che ripropone Mantova come la città dei NO e di estrema sinistra. Bisognerà vedere quanti di questi cittadini non brioniani si sentiranno di andare a votare alle primarie, indicando Ruggeri come candidato del Pd. Riteniamo comunque che moltissime persone e varie categorie professionali e imprenditoriali siano orientate in modo convinto verso l'ex parlamentare, ritenendolo all'altezza del compito e persona equilibrata, rassicurante e moderata.
Sabato 6 febbraio 2010 - Un autorevole giornalista l'ha definita recentemente un' "anitra zoppa". Fiorenza Brioni, in effetti, non è più in grado di camminare. Annaspa disperatamente, sperando in tutti i modi di poter essere sindaco per altri cinque anni. Adesso non ha più la maggioranza in Consiglio comunale, perchè la maggior parte dei consiglieri comunali del suo partito l'ha sfiduciata. Non nel "sottoscala", o per strada o sui giornali, ma in aula, in Consiglio comunale. E ha perso anche la maggioranza dei suoi assessori. Addirittura ne mantiene assurdamente uno in Giunta, anche se è passato ufficialmente all'opposizione. Incredibile! Ma lei fa finta di niente. Va avanti per la sua strada, come se nulla fosse successo. Ma può un sindaco restare al suo posto in queste condizioni? Non dovrebbe decadere nel momento in cui si constatasse che la maggioranza non c'è più, indipendentemente dal tempo che rimane per la fine naturale del mandato?
Venerdì 5 febbraio 2010 - Definizioni tratte dalla rassegna stampa odierna:
"Sottoscala" = definizione del locale che Sua Maestà il Sindaco ha assegnato ai consiglieri comunali per discutere e confrontarsi.
"Starnazzare" = verbo usato dalla raffinata e rispettosa Brioni per definire i colloqui dei "ribelli" nel "sottoscala".
"Prepotente" e "arrogante": giudizio dato dalla maggioranza dei consiglieri comunali Pd sull'atteggiamento assunto dal sindaco nei loro confronti.
Giovedì 4 febbraio 2010 - In pratica: approvato il bilancio di previsione. Fine del teatrino.
Mercoledì 3 febbraio 2010 - L'esercito A combatte contro l'esercito B. Un generale dell'esercito A comunica al proprio comandante di essere passato all'esercito B. Il comandante ne prende atto, ma lascia il generale al suo posto, come se niente fosse successo. Questa situazione, decisamente paradossale, non è mai accaduta nella storia militare. Non ci risulta che una cosa simile sia mai successa, fino ad ora, nemmeno nella storia politica dell'intera umanità. Ma è accaduta ed accade invece a Mantova, dove un assessore (Rosano) ha comunicato al proprio sindaco (Brioni) di essere passato dal Pd (partito di maggioranza) all'Udc (partito di opposizione): ma il sindaco gli ha detto che può restare tranquillamente in Giunta, che quindi è formata da assessori di maggioranza e da un assessore di opposizione. Beh, che cosa c'è da ridere?
Martedì 2 febbraio 2010 - SEGNALAZIONE DI UNA PROVOCAZIONE INCIVILE - Su Facebook un gruppo di provocatori, in vista delle primarie di domenica prossima, si è costituito adottando lo slogan "basta Ruggeri"; tra gli aderenti figurano anche noti politici iscritti al Pd (!).
Giovedì 28 gennaio 2010 - Si va alle primarie (aperte a tutti) tra la Brioni e Ruggeri per la scelta del candidato sindaco che sarà proposto dal Pd. Giovanni Buvoli ha ritirato le dimissioni da Segretario cittadino del Pd.
ELENCO DEI 22 FIRMATARI A FAVORE DI RUGGERI SINDACO TRA GLI ELETTI ALL’ASSEMBLEA COMUNALE DEL PD DELLA LISTA COLLEGATA A RAFFAELLA BERTAZZOLI ; elenco eletti lista Bertazzoli
Mercoledì 27 gennaio 2010 - Ruggero Ruggeri sfida Fiorenza Brioni alle primarie del Pd cittadino
Lunedì 25 gennaio 2010 - A proposito della "tigre azzoppata" e del modo "pretestuoso e vile" (lettera di Mario Iridile, pubblicata nella Gazzetta di Mantova martedì 26 a pag. 26)
Nota: Il Direttore del giornale, nel commentare la lettera, parla ora di "fenomenale esempio di come si può tradire la speranza diffusa di un partito nuovo, suicidandolo". E' un notevole passo avanti verso la verità: le vittime non sono più additate come "fenomeni" e gli strali vengono spostati sul tradimento della speranza. Manca l'ultimo tassello per arrivare alla verità: chi ha tradito tale speranza se non chi abitualmente tradisce qualsiasi patto? A tale proposito, ecco la fotocopia del famoso patto Brioni - Burchiellaro dell'8 dicembre 2004 (patto tradito dalla Brioni) e poi quello firmato poco dopo tra la Brioni e le Federazioni Ds e Psi, contrastante con quello precedente.
Lunedì 25 gennaio 2010 - Convocazione dell'Assemblea cittadina del Pd per giovedì 28 gennaio
Lunedì 25 gennaio 2010 - Errori del passato e la picconatrice (lettera di Gianni Lui, pubblicata nella Gazzetta di Mantova a pag. 15)
Lunedì 25 gennaio 2010 - Minaccia di espulsione e via libera alla ricandidatura della Brioni
Lunedì 25 gennaio 2010 - Nel corso di una trasmissione televisiva locale il consigliere comunale Doriano Piva ha definito "venduti" i consiglieri comunali Pd "ribelli". Ma venduti a chi? Perchè non lo spiega? Non può spiegarlo perchè si tratta di un'accusa totalmente infondata e priva di senso. L'assessore Aldini ha promesso "botte ai dissidenti"; Piva li definisce "venduti" ... Complimenti!
Domenica 24 gennaio 2010 - Mozione Direzione Provinciale Pd
Domenica 24 gennaio 2010 - pretesti e viltà. ma chi è vile?
Sabato 23 gennaio 2010 - DEMOCRAZIA, DIRITTI E DOVERI: “IL BILANCIO DEVE ESSERE APPROVATO”
Venerdì 22 gennaio - BOTTE AI DISSIDENTI - SONO TORNATE LE SQUADRACCE ... ? - Nell'articolo della Gazzetta di Mantova intitolato "Farsa in Comune: salta il bilancio", pubblicato a pagina 12 a firma di Sandro Mortari, viene attribuita ad Aldini la seguente intenzione: "L'assessore Aldini promette botte ai dissidenti". Non ci risulta che l'Assessore Aldini abbia poi smentito. L'episodio non necessita di commenti, ma merita di essere valutato e segnalato perchè abbiamo l'impressione che esprima propositi inaccettabili non solo sul piano politico, ma anche su quello civile e penale.
Giovedì 21 gennaio 2010 - ORDINE DEL GIORNO PROPOSTO DALLA MAGGIORANZA DEI CONSIGLIERI COMUNALI DEL PD
Giovedì 21 gennaio 2010 - Dimissioni di Giovanni Buvoli da Segretario del Pd di Mantova città
Mercoledì 20 gennaio 2010 - Domani sera sarà di scena a Mantova una riedizione della "notte dei lunghi coltelli". Pollice in basso, quindi, per Fiorenza Brioni, che non ha voluto modificare di una virgola i suoi falsi Bilanci previsionali (2010 e 2010-2013), rendendo così impossibile la propria ricandidatura.
Martedì 19 gennaio 2010 - SONDAGGIO A SENSO UNICO
Come dovrebbe essere la politica degli amministratori locali mantovani?
a) autonoma?
b) feudale/verticistica, imposta da Milano (o da Roma)?
c) pilotata dai giornali locali all'opinione pubblica?
Domenica 10 gennaio 2010 - Ma se la Brioni dovrà gettare la spugna, chi sarà il candidato "unitario"? Che possa essere Ezio Zani, fresco di nomina alla Presidenza del Pd provinciale?
Domenica 10 gennaio 2010 - Assemblea provinciale Pd
8 gennaio 2010 - Ieri Fiorenza Brioni, sempre più in crisi, si è recata a Milano accompagnata da uno staff del Pd mantovano. Il livello superiore del partito le ha dato qualche giorno per sondare con quali alleati potrebbe sostenere la propria ricandidatura. Come potrà farcela?
7 gennaio 2010 - Aprire al centro; Candidato e programma non sono prerogativa del solo Pd nè di una sua parte (Armando Trazzi, Resp. prov. Enti Locali Pd)
6 gennaio 2010 - Gianfranco Burchiellaro sta riscaldando il motore: si ripresenterà come candidato sindaco? Vediamo, intanto il giudizio approfondito che un esperto ha dato nel settembre del 2004 sui nove anni governati da lui: 1996 – 2004: i nove anni governati da Burchiellaro
5 gennaio 2010 - Venerdì prossimo si svolgerà l'Assemblea provinciale del Pd
3 gennaio 2009 - Oggi è apparsa sulla Gazzetta di Mantova una lettera dell'ex Assessore comunale al Bilancio Fabio Piccinelli (inviata anche al sito di Mantova Democratica), che illustra dignitosamente il proprio punto di vista sul bilancio e sul proprio inevitabile "licenziamento"
COMMENTO DELL'OSSERVATORIO MANTOVANO SULLE ASSENZE IN AULA NELLE DUE SEDUTE DI DICEMBRE DEDICATE AL BILANCIO DI PREVISIONE:
Sulla vicenda delle assenze della maggior parte dei consiglieri comunali del Pd e dell'assessore al Bilancio si sta montando una campagna grottesca.
PESCE GROSSO MANGIA PESCE PICCOLO ... E CHI SI SCANDALIZZA è UN "FENOMENO" - I "margheritini", secondo un qualificato opinionista locale, sono da considerare dei "fenomeni!" se è "saltato un fantastico accordo secondo cui la segreteria cittadina del partito doveva andare a un ex della Margherita, stante quella provinciale a un ex Ds". Tra i tanti insulti rivolti nei giorni scorsi sui giornali locali ai consiglieri comunali "ribelli", l'appellativo di "fenomeni", apparentemente asettico, è in realtà molto pesante e significativo, perché è contemporaneamente chiaro, di parte ed ipocrita, demagogico e falsamente pedagogico. Probabilmente l'opinionista ritiene (senza dirlo) che, pur essendo nato il Pd da un'aggregazione di due partiti, è un "fenomeno" chi si aspetta che il pesce grosso non continui a cercare di mangiare quello più piccolo. Inoltre forse pensa (anche qui senza dirlo) che chi si aspetta questo tipo di rispetto è un fenomeno, perchè pecca di ingenuità: qualità assolutamente negativa nella vita e in particolare in politica. L'opinionista sembra piuttosto far intendere che l'aspettativa della moderazione da parte del più debole è da considerare insensata e immotivata, perchè evidentemente, a suo parere, il più forte ha diritto a prendersi tutto e a decidere su tutto. Il fatto poi che in politica possano esserci degli accordi è da bollare in ogni caso come immorale, tanto che l'eventuale deluso non ha poi nemmeno il diritto di sentirsi offeso o preso in giro. Secondo la Brioni sono stati addirittura "vili" i consiglieri della sua maggioranza che hanno osato non presentarsi in aula, indipendentemente dai motivi che li hanno indotti a scegliere di essere assenti, principalmente riducibili alla volontà di crearle difficoltà, anche se avessero dubbi sul bilanci. Eppure l'opinionista dovrebbe ricordare che sempre la Brioni aveva fatto ben quattro anni fa precisi accordi (poi non rispettati) con i "continuisti", prima delle elezioni e all'insaputa degli elettori, allo scopo di essere eletta: e proprio per il mancato rispetto di tali accordi si era creata all'interno della maggioranza del Consiglio comunale un'opposizione (di cui ha fatto parte per almeno due anni lo stesso Buvoli, neo-segretario comunale del Pd , che ha reso la vita difficile al sindaco). Viltà, lealtà, rispetto ... Fenomeni? Andiamoci piano con le parole. Si cerchi di informare, invece che disinformare.
CHI HA SPACCATO IN DUE IL PD DI CITTà? BUVOLI è SEGRETARIO DEL PD COMUNALE O DELLA MAGGIORANZA CHE L'HA ELETTO? Le elezioni del congresso Pd di Mantova città erano state presentate come un referendum pro o contro la ricandidatura della Brioni. Giovanni Buvoli, diventato negli ultimi tempi brioniano, si era imposto sulla Bertazzoli con 22 voti di scarto: il che comporterà una maggioranza di sole 4 persone nell'assemblea cittadina. Il neo segretario cittadino ha ritenuto opportuno, nei giorni scorsi, radunare nella sede del Parco del Mincio gli iscritti mantovani della propria maggioranza allo scopo di riaffermare che essa è favorevole alla ricandidatura di Fiorenza Brioni. Così facendo, però, ha implicitamente messo anche in rilievo che quasi la metà degli iscritti non ha probabilmente lo stesso parere. E' vero che nell'Assemblea di ottobre la Brioni era stata votata con ampio margine per la ricandidatura. Ma è anche vero che c'è stato poi il congresso cittadino, con due candidati alla segreteria, presentati uno (Buvoli) come favorevole e l'altro (la Bertazzoli) come non del tutto favorevole o addirittura contrario alla ricandidatura della Brioni. Buvoli ha convocato a breve l'Assemblea cittadina del Pd. Ma si aspetta forse che ci sia un'ampia maggioranza pro Brioni? Ma se quasi la metà dei membri dell'Assemblea cittadina si dichiarerà non favorevole, si avrà il coraggio di andare con un candidato non gradito nemmeno a circa il 50% dei Pd di città? Ecco il pasticcio in cui si è cacciato chi ha voluto spaccare in due il partito di città! Non è stata forse la Brioni a farlo?
31 dicembre 2009 - I cittadini mantovani, a pochi mesi dalle elezioni amministrative, non conoscono ancora i nomi dei candidati alla carica di Sindaco. L'ipotesi del Brioni-bis sembra sempre più in salita, nonostante gli esiti dell'assemblea cittadina del Pd dei primi di ottobre. Non si può ignorare, però, che il recente congresso Pd per l'elezione del nuovo segretario comunale è stato presentato come un referendum pro o contro la ricandidatura di Fiorenza Brioni: un autentico auto-gol per i sostenitori dell'attuale sindaco! Infatti, nonostante nel congresso si sia imposto il "brioniano" ex Ds Giovanni Buvoli (che però nei primi tre anni di "legislatura" era sempre stato contro l'attuale sindaco), prevalso per poco più di 20 voti sull'ex margheritina Raffaella Bertazzoli, si deve rilevare che quasi la metà dei votanti si è in pratica espresso contro la ricandidatura del Sindaco. Ciò consente di concludere che la Brioni non può essere considerata un candidato unitario. In altri termini, come si può insistere sull'attuale Sindaco se manca il consenso di circa il 50% degli iscritti al Pd di città? Il dissenso nei confronti della Brioni è poi emerso in modo clamoroso lo scorso 22 dicembre, quando è mancato il numero legale nella seduta in cui si sarebbe dovuto approvare il Bilancio di previsione 2010 - 2012.
A tale proposito riportiamo un'intervista a Mario Iridile, una lettera di un "ex margheritino con disturbi digestivi" pubblicati nel sito dell'associazione Mantova Democratica (http://www.mantovademocratica.it):
30 dicembre 2009 - Rinviato il bilancio di previsione: meno male! (intervista a Mario Iridile)
30 dicembre 2009 - Mal di pancia (con un po' di mal di stomaco) (Un ex margheritino con disturbi digestivi)
Pubblichiamo anche una lettera della Presidente di "Mantova Democratica", Serena Tavernari, pubblicata poi il 2 gennaio 2010 dalla Gazzetta di Mantova sotto forma di al direttore:
24 dicembre 2009 - Sulla situazione amministrativa della città di Mantova (Serena Tavernari, Presidente di Mantova Democratica)
Aprile 2005
30 aprile - Bomba sul nuovo sindaco e sul centro-sinistra. Il gruppo (6) dei DS che si riconosce in Burchiellaro sfiducia la Brioni (vedi il documento): "Se Montanari è fuori dalla Giunta, noi non appoggiamo il sindaco". Motivo? La Brioni non rispetta il "patto" privato siglato l'8 dicembre scorso non con il partito, ma con una corrente Ds (un patto anomalo e in ogni caso politicamente non vincolante, in quanto una corrente partitica non è un partito). A questo punto i casi sono cinque: Montanari entra in Giunta; i 6 Ds fanno marcia indietro; si trova un compromesso; Rc comunista entra nella maggioranza (che scenderebbe a 21); si torna a votare.
Commento. C'è da interrogarsi sul concetto di democrazia. Il meccanismo di elezione diretta del sindaco prevede che il primo cittadino si scelga la squadra degli assessori, sentite le richieste delle delegazioni dei partiti che lo sostengono. Nel caso specifico, 'Unione comunale Ds ha votato per l'esclusione di Montanari. Il gruppo dei 6 dissidenti Ds esige invece una continuità con la Giunta Burchiellaro. Che senso ha l'appartenza ad un partito? E che senso ha il progetto della FED?
29 aprile - L'Unione comunale dei Ds indica tre assessori: Battù, Aldini e Mattia Palazzi. Montanari è fuori.
23 aprile - Ieri il neo-sindaco Fiorenza Brioni ha ricevuto le delegazioni dei partiti della Fed: Sdi (Chiaventi?) e Margherita (Iridile?) dovrebbero dividersi le cariche di vice-sindaco e di presidente del Consiglio comunale. Per le altre si si vedrà. La Brioni punta su volti nuovi ed esclude super-deleghe (Montanari è avvisato), ma è probabile che alcuni consiglieri vengano promossi ad assessori. A tale proposito si parla di Rosano (Margherita) e di Bonaffini (Lista civica Bonaffini, confluito subito dopo le elezioni nello Sdi assieme a Tonelli), ma anche altri potrebbero aggiungersi (Mattia Palazzi, Ds; Marco Carra, Ds). Comunque deciderà la Brioni entro pochi giorni.
23 aprile - Alla Brioni non è piaciuta per nulla l'autoconvocazione (con lei non concordata) in Consiglio comunale dei consiglieri eletti nella Lista unica. All'iniziativa di Buvoli (Ds), Pizzinati (Margherita) e Alberini (Sdi), hanno aderito 11 dei 21 eletti. Pare che non ci fosse alcuna volontà di mancare rispetto al sindaco.
19 aprile - Entra nel vivo la lotta per la Giunta. Nodi che Fiorenza Brioni dovrà sciogliere: il vice-sindaco; Montanari sì e Montanari no; i consiglieri comunali aspiranti alle cariche di assessori, di vice-sindaco e di presidente del Consiglio comunale; gli assessori esterni al Consiglio (vecchi e nuovi); le richieste dei gruppi di maggioranza in relazione al "peso" numerico della propria rappresentanza in Consiglio; ...
19 aprile - Con il 54,50 per cento dei voti, la candidata del centro sinistra Fiorenza Brioni lunedì 18 aprile ha vinto il turno di ballottaggio per l'elezione del sindaco di Mantova. Il suo avversario, Roberto Vassalle del centro destra, ha ottenuto il 45,50 per cento, il il 9 per cento in meno, il medesimo scarto registrato al primo turno del 3 e 4 aprile. I votanti in questa tornata sono stati 25.336 (63,12 per cento), il 12,4 per cento in meno rispetto al primo turno. I voti validi sono stati 24.725, i non validi 611. Ecco come sarà composto il nuovo consiglio comunale. Maggioranza: Ulivo 21 seggi (10 Ds, 6 Sdi, 5 Margherita). Questi i consiglieri: Mattia Palazzi (Ds), Franco Bonaffini (ex leader della Lista civica Bonaffini, recentemente iscritto allo Sdi, di cui farà parte), Doriano Piva (Ds), Mara Gazzoni (Ds), Rino Rosano, Luigi Sguaitzer, Giovanna Pizzinati, Mario Iridile e Albino Portini (Margherita), Giovanni Buvoli e Albertino Montresor (Ds), Paolo Gianolio e Enrico Grazioli (Sdi), Francesco Agrì (Ds), Luciano Tonelli (Sdi, stesso discorso di Bonaffini), Enrico Alberini e Barbara Raschi (Sdi), Maurizio Vasori, Paolo Motta, Giorgio Maglia e Marco Carra (Ds). Pdci 1 seggio: Monica Perugini; Verdi 1 seggio: Sebastiano Sali; Idv 1 seggio: Giuseppe Romeo. Con Roberto Vassalle, la minoranza sarebbe così formata: Fi 6 seggi: Giuliano Longfils, Espedito Rose, Angelo Sortino, Roberto Irpo, Danilo Soragna, Mauro Vinci. An 3 seggi: Marco Collini, Italo Marchetti, Carlo Romano. Udc 1 seggio: Paolo Pecoraro. Lega nord 2 seggi: Viviano Benedini, Tiziano Comini. Prc 3 seggi: Matteo Gaddi, Fausto Banzi, Yuri Del Bar. Va aggiunto il sindaco che porta i consiglieri a quota 41.
18 aprile - Fiorenza Brioni vince al ballottaggio e diventa sindaco di Mantova.
RISULTATI
BRIONI FIORENZA voti 13.475; 54,50%
Vassalle Roberto voti 11.250; 45,50%
Totale voti validi 24.725
Schede bianche 281
Schede nulle 327
Totale voti non validi 611
Totale voti 25.336 (63,12%)