CONGRESSO PD

Perchè da Letta a Franceschini

Vorrei spiegare i motivi della scelta che mi ha portato a costituire in città il Comitato Franceschini. La mia storia politica all'interno di un partito mi ha sempre portato alla disponibilità, al dialogo, all, ricerca, a volte affannosa, di una condivisione di intenti e programmi e di un progetto che potesse essere capito e sostenuto senza la presunzione di essere il depositario unico della verità, e questo mi ha portato ad avere una sincera amicizia e stima con tutti quelli che mi hanno frequentato. La scelta di appoggiare la candidatura Franceschini nonostante il mio referente nel Pd fosse Letta (schierato con Bersani) è stata meditata e sofferta, perché mi sarei trovato contrapposto ad amici con cui ho condiviso un progetto iniziale.

Il congresso serve a ribadire e consolidare un partito che vuole proporsi in modo nuovo ed essere alternativo al governo attuale attraverso proposte a medio e lungo termine in modo unitario e condiviso. Il congresso, che impegnerà oltre 870.000 iscritti ed elettori, permetterà di avere un partito più forte sul territorio e aperto a quei giovani e a quelle donne senza appartenenza precedente ma che hanno scelto di dare il proprio contributo di idee al Pd. Un partito che intende rinnovarsi valorizzando e investendo sui giovani e sull'esperienza e radicamento sul territorio di sindaci e amministratori, di segretari provinciali e coordinatori di circolo, di parlamentari e quadri. Un partito che utilizzi i militanti, radicato sul territorio con un circolo in ogni paese, con una sede sempre aperta quale luogo di incontro e proposta: un'antenna del territorio per ascoltare e capire. Un luogo che non sia la misurazione dei rapporti di forza nei congressi ma che si occupi del territorio e dei suoi problemi.

Condivido la semplicità del programma di Franceschini che si articola su 5 parole chiave: fiducia, regole, uguaglianza, merito e qualità e che spero ogni iscritto possa avere quale contributo al confronto. Credo che chi perderà dovrà sostenere in modo leale il nuovo segretario per il lavoro che svolgerà nei prossimi anni. Solo così non ci saranno vincitori e vinti ma persone che stanno insieme e si confrontano per i valori e le istanze che rappresentano. Auguro un buon lavoro a chi lavora con passione e abnegazione affinchè il partito possa essere la casa di tutti e ognuno parte importante di un progetto comune.

Rino Rosano

 

(lettera pubblicata sulla Gazzetta di Mantova venerdì 4 agosto 2009 a pag. 28)