«Prima il congresso, poi il candidato sindaco»

Pd, la segretaria frena i brioniani: la scelta solo dopo un'ampia consultazione

«La priorità del Pd è organizzare il congresso nazionale. La scelta del candidato sindaco verrà dopo, c'è tempo». La risposta di Raffaella Bertazzoli, segretaria comunale del Pd, alla richiesta degli esponenti del comitato Franceschini di convocare entro il 20 settembre l'assemblea del partito per dire l'ultima parola sul candidato sindaco per il prossimo 21 marzo, non potrebbe essere più chiara. Mercoledì è prevista la riunione dell'esecutivo comunale del partito (l'organismo che deve convocare dell'assemblea) ma, spiega la Bertazzoli, «all'ordine del giorno c'è l'organizzazione delle procedure locali per il congresso nazionale di fine ottobre. Le elezioni comunali sono in marzo e non capisco questa fretta nell'affrontare la questione della candidatura». Per la verità era stato lo stesso esecutivo comunale, all'inizio di agosto, ad approvare un documento nel quale si prendeva atto positivamente della disponibilità delle Brioni a ricandidarsi e a stabilire che l'assemblea comunale si sarebbe tenuta agli inizi di settembre. La richiesta che arriva dalla mozione Franceschini (e soprattutto dagli esponenti più vicini alla Brioni, come Luca Chiavoni, che fa parte dell'esecutivo, e Claudio Meneghetti). «Mi ero mossa, infatti, per convocare la riunione dell'esecutivo il primo settembre — dice la Bertazzoli — pensavo che si potesse subito affrontare la questione del congresso e in tempi relativamente rapidi anche quella della candidatura. Ma diversi componenti mi avevano detto che non avrebbero potuto partecipare, che era meglio rimandare. Ai primi d'agosto, in ogni caso, non avevamo tenuto conto che c'è il congresso nazionale e a fine ottobre. In ogni caso sono pronta a convocare un nuovo esecutivo, anche pochi giorni dopo quello del 9, per discutere della questione candidatura». Ma la Bertazzoli va oltre. «Questa fretta di Chiavoni e del comitato Franceschini non la capisco — dice — a me pare che prima di convocare l'assemblea sulla candidatura sia opportuno far discutere i circoli, gli iscritti. Il candidato dovrà godere del massimo consenso possibile, nel partito. In ogni caso nel documento che l'esecutivo ha approvato ai primi d'agosto, c'era anche una richiesta agli amministratori di via Roma: quella di una fattiva collaborazione, nel rispetto dei diversi ruoli, tra giunta e partito. Da via Roma non sono arrivate risposte. Solo silenzio». Quindi? «Non ho difficoltà a lanciare il dibattito nei circoli sulla questione candidatura anche in queste settimane — dice — ma per l'assemblea ritengo sia più opportuno attendere l'esito del congresso nazionale. Non collego esito congressuale e vicenda elettorale, è solo una questione di priorità», (nico)