la Gazzetta di Mantova — 28 agosto 2009 pagina
13 sezione: CRONACA
Uno degli ultimi nomi, in ordine di tempo, a comparire nell’elenco
di ex esponenti Ds che si sono schierati per la conferma di Dario
Franceschini a segretario è Antonella Forattini. Ma oltre all’ex
sindaco di Gonzaga altri democratici dal pedigree diessino sono
pronti a aderire alla stessa mozione, come Mattia Palazzi o Daniele
Benfatti segretario a Pegognaga. Quest’ultimo non ha apprezzato
l’ultimo intervento del suo iscritto più noto, il parlamentare Marco
Carra. Bersaniano. La presa di posizione del deputato sui legami
tra battaglia congressuale e candidatura per via Roma («Se Bersani
non dovesse vincere bene a Mantova, la candidatura Brioni
rischierebbe di uscirne indebolita») non è piaciuta a diversi ex
diessini che hanno aderito (o sono in procinto di farlo) alla
mozione Franceschini. E questo anche nelle zone della provincia più
fedeli al partito ai tempi della Quercia da cui, verosimilmente, la
mozione Bersani si aspettava di fare il pieno. Quasi che scattasse
nel popolo ex Ds (o quanto meno nella classe dirigente dell’ex
Quercia) un generale meccanismo di identificazione con l’ex ministro
dell’industria. E che, invece, a seguire Franceschini fossero i
militanti di origine diellina. Le cose non stanno andando
esattamente così. Tra i sostenitori del segretario uscente ci sono
anche ex diessini dell’Oltrepo come Dante Maestri, Gabriele Oselini,
oltre alla già citata Forattini. In città, come ha ricordato Carra,
ci sono molti esponenti brioniani quali Claudio Meneghetti, Patrizia
Soldi e Luca Chiavoni. Anche un volto storico del Pci e poi dei Ds,
Albertino Montresor, sta con Franceschini. «Mi sto attivando per
istituire il circolo pro Franceschini a Gonzaga - spiega l’ex
sindaco Forattini - ma sosterrò Fontana per la segreteria
provinciale e Martina per quella regionale. Quello che non condivido
dell’intervento di Carra è quel legame tra l’affermazione di una
mozione congressuale con la candidatura Brioni. A parte che un
sindaco uscente va valutato per quello che ha fatto, va sottolineato
è che chi vincerà il congresso sarà comunque il segretario di tutti.
E lo dicono gli stessi Franceschini e Bersani». E ancora: «Gli
iscritti al Pd vanno lasciati liberi di scegliere sulla base delle
proposte politiche delle tre mozioni». L’assessore viadanese Oselini
insiste su un tasto dolente: «Ci si deve rendere conto che la
mozione Franceschini comprende ex margheritini, ex diessini, ex
socialisti e iscritti nuovi. E’ un gruppo eterogeneo, spacciarla per
una mozione dell’ex Margherita è sbagliato. Di Carra ho grande stima
e continuo a sostenerlo, ma questa sua uscita è senza fondamento.
Che c’entrano le candidature con le vicende congressuali? Io
sosterrò la candidatura di Giovanni Pavesi (sindaco di Viadana,
bersaniano) per le regionali, indipendentemente dalle mozioni. E
ritengo che la Brioni vada ricandidata». E il segretario
pegognaghese? Ancora non ha aderito ufficialmente alla mozione
Franceschini, ma Benfatti non nasconde le proprie perplessità di
fronte alle dichiarazioni di Carra. «Ha sbagliato obiettivo, la
Brioni deve essere supportata dal partito al di là delle mozioni.
Non ci sono due Pd. E poi se ci saranno molti ex ds schierati con
Franceschini questo non dovrà essere interpretato come una scelta
contro Carra. Gli avversari sono Pdl e Lega».