comunali 2010

L'area Franceschini: il candidato sindaco va scelto subito

Pressing dei brioniani della mozione del leader: la segreteria convochi l'assemblea entro il 20

di Nicola Corradini

«Sciogliere il nodo della candidatura a sindaco in tempi brevi. L'assemblea del partito va convocata entro il 20». A chiedere al Pd cittadino di porre fine al tormentone sul chi candidare alle comunali di marzo è il comitato cittadino della mozione Franceschini, che vede al proprio interno diversi esponenti molto vicini a Fiorenza Brioni, quali Luca Chiavoni, Patrizia Soldi, Marco Carra (presidente Aspef), Claudio Meneghetti oltre all'assessore Rino Rosano, a Luigi Sguaitzer e a Claudio Recusani. La sollecitazione verrà posta alla riunione di mercoledì dell'esecutivo cittadino. «Visto che in tutte le mozioni — dice Chiavoni — si rileva un sostanziale appoggio alla ricandidatura Brioni, il partito può arrivare alla decisione con una certa tranquillità e in tempi rapidi». L'assemblea comunale (organo a cui compete la decisione sulla candidatura) permetterà ad eventuali candidati alternativi — a partire da Zaniboni, che però sembra orientato a seguire un'altra strada — di farsi avanti. Di capire se è vero, come si mormora nel partito, che un gruppo di ex margheritini sta lavorando per candidare l'ex parlamentare Ruggero Ruggeri (ammesso che sia interessato).

Il comitato Franceschini ha presentato un documento per il congresso comunale (che chiede venga preceduto da quelli di circolo) col quale rivendica la necessità di radicare il partito nella comunità. La nota non contiene riferimenti alla questione candidatura. Il comitato fa piuttosto un'analisi impietosa del partito. «Dalla nascita del PD i circoli cittadini restano sulla carta, non se ne avverte la presenza nei quartieri» si legge. I sostenitori di Franceschini sostengono che «il sistema politico cittadino soffre da anni di una frammentazione che ha ridotto la vita politica ad una competizione tra gruppi e sottogruppi rendendo difficile la partecipazione dei cittadini». Pd e altri partiti, secondo il comitato, non sono immuni da tutto ciò. «Il Pd appare spesso come un partito in lotta per l'affermazione di questo o quel gruppo, di questo o quel personaggio, e caratterizzato da un eccessivo correntismo — si legge — siamo convinti che le buone esperienze amministrative in corso in Comune e Provincia... siano le ragioni per cui i mantovani riconoscono al centrosinistra forza e autorevolezza». Il comitato lancia delle proposte per la vita interna del partito, come ad esempio il recupero delle sedi ex Ds e Margherita, la costituzione di circoli dei giovani democratici, la creazione di collegamenti con i luoghi di lavoro, l'apertura delle sedi ai cittadini.

Sui tempi della scelta del candidato, intanto, interviene il segretario, Massimiliano Fontana (bersaniano). «Ho fiducia nella segretaria e nei dirigenti comunali e sono certo che la decisione sarà presa in tempi non lunghi, anche per rispetto degli alleati. E' opportuno arrivare al congresso provinciale con il candidato designato".