Albertino Montresor è un personaggio molto noto nella sinistra mantovana;
assessore comunale a Mantova del Pci, poi consigliere comunale con Pds, Ds e
con il Pd, ma ora schierato con Franceschini. «Fin dall’inizio della
competizione tra i tre contendenti alla segreteria nazionale - spiega - ho
detto di preferire Franceschini perchè ritengo abbia più possibilità di
strappare consensi all’elettorato di centro. Ritengo che i programmi non
abbiano grande importanza perchè non sono molto diversi tra di loro». Ora deve
confrontarsi con le dichiarazioni del suo parlamentare: «Dopo le sue parole,
che ho ritenuto un grave infortunio di percorso, forse non sufficientemente
meditate, sosterrò Franceschini con maggior convinzione». E conclude: «Il
confronto pieno di rischi non era ciò che auspicava la Brioni?».
Riferimento:
I bersaniani compatti con Carra
la Gazzetta di Mantova — 29 agosto 2009 pagina 15
sezione: CRONACA
L’offensiva dei bersaniani è partita. Dopo le critiche dei
franceschiniani, si stringono compatti attorno a Carra, uno dei tre
coordinatori della mozione dell’ex ministro. E affermano di condividere ciò
che il parlamentare aveva detto («se Bersani non dovesse vincere a Mantova,
la ricandidatura della Brioni a sindaco rischierebbe di uscirne
indebolita»); senza intravvedere, però, dietro a quelle parole una rottura
tra il deputato e il primo cittadino. E mentre i bersaniani si affannano a
solidarizzare con Carra e ad annunciare la costituzione in città di comitati
a favore dell’ex ministro, la Brioni per ora preferisce tacere. «La nostra
vicenda congressuale deve rimanere distinta dalle scelte per il candidato
sindaco». Sembra una critica quella di Armando Trazzi, ex lettiano e uno dei
tre coordinatori della mozione Bersani (gli altri sono Carra e la ex
bindiana Blasevich), ma non lo è. «Non sono in disaccordo con Carra -
precisa -, forse le sue parole sono state fraintese. Per questo faccio
appello a Zani (referente della mozione Franceschini, ndr.) affinchè abbassi
i toni. Quanto alla candidatura della Brioni, la sua forza si misura solo
sulla capacità di dialogo col Pd e con la coalizione». La scelta del
candidato sindaco deve avere un unico «faro»: «Quello - spiega Trazzi - che
identifichi il candidato capace di aggregare il centro sinistra in una
coalizione unita al di là delle fughe solitarie di singoli esponenti.
Nell’identificazione della candidatura noi siamo avvantaggiati dalla
presenza della Brioni. Se poi altri hanno proposte alternative, le
presentino e si affidino alle primarie». Cesarina Baracca, assessore
provinciale, invita tutti «a stare uniti e a lavorare per la stessa ditta».
E aggiunge: «Carra non ha detto che non vuole la Brioni, ma che la Brioni
sarà tanto più forte quanto lo sarà la mozione Bersani. Mi spiace, invece,
che si continui a dire che Franceschini è il nuovo mentre Bersani è il
vecchio e che le scelte fatte da qualcuno dipendano dai compagni di viaggio:
bisogna, invece, discutere su come mandare a casa le destre». L’assessore
comunale Fabio Aldini si dice convinto che il Pd abbia nelle sue corde la
«capacità di prendere una decisione condivisa sulla ricandidatura della
Brioni al di là delle divisioni congressuali, che non dovranno essere
determinanti per le vicende locali». La sua collega di giunta Mara Gazzoni
condivide le parole di Carra, che non ritiene «un siluro alla Brioni. Forse
- spiega - ha voluto dire al sindaco di usare la sua leadership in città per
far ottenere più sostegno a Bersani». Dopo aver annunciato la nascita di un
comitato pro Bersani nella zona di Te Brunetti e delle vallette Valsecchi e
Paiolo, si toglie un sassolino dalle scarpe: «In un partito non si scelgono
i compagni di viaggio, per cui è fuori dal mondo chi dice di sostenere
Franceschini perchè con Bersani c’è Zaniboni». Giorgio Maglia, capogruppo
del Pd in Comune, ritiene quella di Carra «una normale riflessione sul
congresso, senza retropensieri», e la condivide: «Tanto più forte sarà la
mozione Bersani in città tanto più forte potrà essere la posizione del
sindaco uscente». E il consigliere comunale Giovanni Buvoli, che sta
costituendo un comitato tra i professionisti fiscali, vede in Carra «colui
che tiene unite le fila della mozione, ma che non ha alcuna intenzione di
mollare la Brioni. Comunque, un ex ds non può essere considerato più moderno
perchè aderisce ad una mozione guidata da un ex Margherita». Un comitato pro
Bersani arriva anche dalla Circoscrizione nord: «La presenteremo giovedì -
dice il presidente Campera -. Coinvolgeremo il polo industriale perchè
Bersani è vicino ai lavoratori».