LA VITTORIA DI PIRRO DELLA BRIONI

 

La Brioni con il 59 per cento dei votanti alle primarie del P.D. ha vinto ma non ha alcun motivo di gioire. La sua è una vittoria di Pirro perché, come ha giustamente scritto il direttore della Gazzetta nel suo commento di lunedì, per vincere alle elezioni dovrà recuperare quella parte del partito e di elettori che con poca lungimiranza ha allontanato con decisioni e atteggiamenti traumatici. Per quanto mi concerne, conoscendo il Sindaco per i suoi trascorsi inaffidabili e per il comportamento dei dirigenti del Partito che per ragioni poco nobili rifiutano di prendere atto dei danni provocati alla città per le assurde decisioni della Brioni, non mi lascerò recuperare. Ma la candidata del P.D. non verrà da me sostenuta, per quel poco che posso contare, anche per il modo come è riuscita a primeggiare in queste primarie. Primo, mobilitando, non so come, qualche centinaio di extra comunitari che per un regolamento assurdo e demagogico hanno potuto votare malgrado non sapessero nulla della posta in gioco. Secondo, offrendo cene agli elettori, imitando lo stile dei facoltosi candidati della destra. Terzo, promuovendo una campagna acquisti tra personaggi senza scrupoli e ideali, abituati a cambiare casacca, desiderosi soltanto di ottenere senza fatica qualche lauta prebenda. Quarto, facendo leva con parole ed immagini sul settarismo di molti elettori fedeli alla sinistra, che hanno votato la sindaca turandosi il naso per non votare un ex democristiano, anche se onesto e dai buoni propositi. Alimentando questi sentimenti, e quel che è peggio per tornaconto personale, il Partito Democratico non decollerà mai. Per tutte queste ragioni non rinnoverò la tessera del 2010.

 

Albertino Montresor