Lunedì 25 gennaio 2010 - LA MINACCIA DI ESPULSIONE DAL PARTITO- Ieri, nell'Assemblea provinciale del Pd (formata da iscritti non eletti, ma indicati oligarchicamente all'interno delle tre mozioni congressuali),  qualcuno (precisamente 13 iscritti, tra cui - come riferiscono i giornali -  Marco Carra, parlamentare anche lui non eletto dai mantovani ma nominato a Roma grazie al "porcellum" inventato dal leghista Calderoli)  aveva proposto vergognosamente il seguente diktat di stampo sovietico: i 12 consiglieri comunali di Mantova "ribelli" devono approvare il bilancio, pena l'espulsione dal partito.  Ma quale espulsione? Ma ignorano che ogni consigliere comunale, essendo un amministratore, ha il diritto/dovere di valutare se esiste o meno la copertura economica per qualsiasi spesa e in particolare per il bilancio? Ignorano forse che la responsabilità civile e penale di ogni consigliere comunale è strettamente personale e non può quindi essere imposta? Ma che pena!

VIA LIBERA (?) ALLA RICANDIDATURA DELLA BRIONI - Una parte dell'Assemblea provinciale ha poi dato via libera alla ricandidatura di Fiorenza Brioni a sindaco. Ma che cosa c'entra l'Assemblea provinciale del Pd con l'indicazione delle candidature per il Comune di Mantova? Niente. Assolutamente niente. Tanto è vero che la stessa Assemblea provinciale ha poi riconosciuto che tale compito spetta all'Assemblea cittadina, convocata per giovedì.