ECOGEN MOZIONE 21.12.2004

 

Il consiglio comunale di Mantova

 

Nel gennaio 2002 la società IES ha attivato l’istanza per la pronuncia di compatibilità ambientale del progetto di centrale di cogenerazione a ciclo combinato da circa 290 MWt (circa 150/140 Mwe) da realizzare nel Comune di Mantova all’interno della stessa raffineria IES Spa da gestire con la società Ecogen Spa;

 

attualmente il sistema di produzione del calore esistente presso la raffineria IES è basato su una centrale di cogenerazione da 3,25MWe, un recupero industriale da 19,7 Mwe e varie centrali di integrazione  e soccorso per circa 40 MW;

 

nel decreto del Ministero dell’Ambiente del 18.03.2004, con il quale è stato espresso il parere favorevole alla richiesta di pronuncia di compatibilità ambientale si riconosce  che:

-   presso alcune centraline di rilevamento i livelli di ossidi di azoto risultano superiori ai limiti di legge;

-   “concentrazioni elevate di PM 10, con superi dei livelli di allarme, sono state rilevate nei campionamenti di febbraio e marzo 2000, anche per periodi continuativi”;

-   “il flusso di massa incrementale di ossidi di azoto rispetto alla situazione attuale risulterebbe pari a 160 – 180 tonn/anno”, flusso che risulterebbe inaccettabile in considerazione della presenza di condizioni di criticità per gli ossidi di azoto come testimoniato dai dati 2001 e 2002 della stazione di monitoraggio “Cittadella”;

-   ci sarà “un aumento significativo del monossido di carbonio”;

 

visto che il territorio della pianura padana, a seguito di numerose ricerche scientifiche, risulta tra i più inquinati;

 

visto che il territorio del Comune di Mantova, ai sensi della DGR 6501 del 19.10.2001, è classificato come “critico” dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e che l’allegato C della medesima delibera fissa criteri molto restrittivi per l’installazione di impianti di produzione di energia nei “comuni critici”

 

visto che nel territorio mantovano si registra una concentrazione elevatissima di progetti di nuove centrali o di potenziamento di quelle esistenti (Enipower, Edipower, Endesa, ASM Brescia); tale carico era stato segnalato anche dal Piano Energetico Regionale riconoscendo che “per quanto riguarda gli impianti termoelettrici il 93% della potenza installata censita (85 impianti) è da addebitarsi a tre province: Mantova (4 impianti) con il 44,5%; poi Milano (23 impianti) e Lodi (2 impianti) rispettivamente con il 33,2% e il 15%”;

 

sempre il Piano Energetico Regionale ha sottolineato che “si sono identificate alcune realtà più puntuali dove i bilanci energetici locali indicano una situazione di forte capacità produttiva, rendendo non accettabili ulteriori grandi insediamenti energetici. E’ questo il caso, già evidenziato, dell’area del mantovano, caratterizzata da una elevata produzione di energia per la presenza delle centrali di Sermide e Ostiglia. A ciò si aggiunge la nuova grande centrale di Mantova già autorizzata”;

 

considerato che il bilancio termico esposto nella Relazione Tecnica integrativa dello Studio di Impatto Ambientale della centrale Ecogen stima in 128,5 MWt il fabbisogno energetico della raffineria e del teleriscaldamento a cui devono aggiungersi 271,7MWt del petrolchimico per complessivi 399,6 MWt; mentre, qualora realizzate ed esercite nella loro interezza la due centrali (Enipower ed Ecogen) produrrebbero 1.675 MWt a cui devono aggiungersi i circa 170 MWt della centrale B6 sempre del petrolchimico: ossia una potenza di oltre 4 volte tanto il fabbisogno termico;

 

visto che la l.r. 26/2003 all’art. 28 assegna alle province l’esercizio delle funzioni amministrative concernenti l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica di potenza inferiore a 300 MWt;

 

tutto ciò premesso e considerato

 

il consiglio comunale di Mantova

 

esprime un parere contrario alla realizzazione dell’impianto di produzione di energia proposto dalla società Ecogen;

comunica il parere contrario alla Provincia di Mantova affichè possa tenerne conto nell’esercizio delle funzioni di cui all’art. 28 della l.r. 26/2003.

 

 

Mantova, 21.12.2004

 

                                                                                                        Matteo Gaddi

 

                                                                       Capogruppo consiliare di Rifondazione Comunista