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BREVE STORIA DEL M.I.U. (MOVIMENTO ITALIA UNITA)
(dall’archivio dell’OSSERVATORIO MANTOVANO)
LA LEGA di BOSSI
La Lega fu fondata nel 1984 da Umberto Bossi e da un gruppo di collaboratori come Lega Lombarda: un partito politico regionalista e autonomista attivo in Lombardia,.
La Lega Nord nacque tra il 1989 e il 1991 dalla federazione di sei movimenti regionalisti attivi nell’Italia settentrionale.
Nel febbraio 1995 fu creata la Lega Nord Italia Federale , poi nel febbraio 1997 fu adottata la denominazione LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA.
Il 15 settembre 1996 la Lega proclamò l’indipendenza dall’Italia: https://www.youtube.com/watch?v=VOShvQB0l0U
Ma il proclama rimase solo sulla carta, a livello puramente intenzionale.
Il M.I.U.
Nel 1996 nacque a Mantova il M.I.U. (Movimento Italia Unita), movimento italiano anti-secessionista.
(dal gruppo gruppo facebook del movimento: https://www.facebook.com/groups/127885574059833)
Voce di Mantova, 17 luglio 1996, pag. 6
Contro il “biscione umano” leghista del 13-15 settembre dalle sorgenti del Po alle foci, il M.I.U. (Movimento Italia Unita) propone contro-manifestazioni interregionali se non addirittura nazionali. La proposta indirizzata a tutti i partiti potrebbe sortire un secondo “biscione umano”, nelle stesse giornate. Nessuna “catena”, ma solo manifestazioni concentrate principalmente nei capoluoghi di provincia toccati dal Po alternative a quella del Carroccio. L’obiettivo, ovviamente, quello di riaffermare i valori dell’unità nazionale nello stesso momento in cui il partito di Bossi dovrebbe proclamare “l’indipendenza della Padania”. L’iniziativa è stata anticipata da alcuni rappresentanti del Miu (che ad oggi conta oltre 400 adesioni): tre voci e tre orientamenti politici autonomi: Gianni Lui, Arnaldo De Pietri e Alberto Capilupi, promotore del movimento.
«L’idea è nata circa un mese fa – spiega Capilupi -. Si è constatato che c’era l’esigenza di coprire un vuoto, e a questa iniziativa è seguita la manifestazione dei sindaci al te, in coincidenza con la diffusione del nostro messaggio anti-secessione. Nei giorni scorsi abbiamo preso contatto con consiglieri regionali e parlamentari mantovani per diffondere tali idee presso i loro Colleghi. A breve cercheremo di coinvolgere anche l’Anci nazionale affinchè iniziative come quella recente di Mantova possano ripetersi in tutto il Paese». Gianni Lui, dal canto suo dichiara: «L’adesione a questo movimento e l’impegno perché le sue idee si diffondano trovano la loro necessità nella constatazione che quelle di Bossi sono tutt’altro che manifestazioni folkloristiche. La storia insegna che anche piccole minoranze possono creare seri problemi nella vita politica di un Paese, soprattutto quando si voglia metterne in discussione la sua unità. L’intenzione di proclamare l’indipendenza della Padania fa compiere un salto preoccupante rispetto al dibattito sul federalismo, dal quale la Lega aveva tratto le sue origini. Questa svolta secessionista deve essere fermata subito in termini unitari da parte di tutte le forze politiche, sociali, culturali e istituzionali d’Italia. Non vorrei che scoprissimo che il 16 settembre fosse già troppo tardi».
E Arnaldo De Pietri conclude: «II Miu si fa portatore dell’opinione e del disagio dei cittadini mantovani e del Nord, in genere. Un disagio che trae origine da una falsificazione culturale e politica, di cui è artefice la Lega Nord. Il dibattito sul federalismo ha valide ragioni per esistere – prova ne sia il documento firmato dai presidenti delle Regioni Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Piemonte – e la proposta referendaria lanciata da Formigoni. Dunque, il secessionismo è un’ipotesi da respingere con ogni mezzo». (da.mat.)
(Dall’archivio del MIU)
Ad un certo momento era sembrato che la Lega avesse abbandonato i propositi secessionisti, “accontentandosi” del federalismo. Ma si ricominciava a parlare di “libertà della Padania”e a dire che “un giorno sarà uno stato libero, indipendente e sovrano. In altri termini, si riprendeva a parlare di secessione.
17 marzo 2011 – 150° Unità d’Italia
LA LEGA NORD NON FESTEGGIA IL 17 MARZO 2011. MA è COERENTE, PERCHE’ LA LEGA E’ CONTRO L’UNITA’ DELL’ITALIA.
TUTTI I LEGHISTI SONO CONTRO L’UNITA’ DELL’ITALIA.
Lega Nord per l’indipendenza della Padania
Venerdì 19 marzo 2009 – Dal quotidiano la Padania – Titolo in prima pagina – Bossi: “LA PADANIA SI FARA’”
Domenica 13 settembre 2009 – Attenzione! – LA LEGA (la cui denominazione completa è – non bisogna mai dimenticarlo – “LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA“) RILANCIA l’obiettivo e il proposito della secessione – “La Lega punta alla libertà della Padania – afferma il ministro dello Stato italiano Umberto Bossi, segretario della “Lega per l’indipendenza della Padania” -. Siamo qui a Venezia perché sappiamo che un giorno sarà uno stato libero, indipendente e sovrano. «Con le buone o con le meno buone» aggiunge. Abbiamo la necessità che i nostri diritti vengano rispettati”. DOMANDA: E’ più incoerente Bossi o è più incoerente chi l’ha accettato come ministro?
A QUESTO PUNTO …
… RILANCIAMO IL M.I.U. (MOVIMENTO ITALIA UNITA) ?
O CONSIDERIAMO ANCORA UNA VOLTA TUTTI QUESTI PROPOSITI DI BOSSI (INCREDIBILE MINISTRO DELLA REPUBBLICA ITALIANA !!!) A LIVELLO DI ENNESIMA “SPARATA” (A SALVE) ?
Attenzione, però, la parola “secessione” è pericolosa, molto pericolosa, come insegna la storia: sia per chi la vorrebbe sia per chi è contrario …
I fanatici e gli squilibrati esistono in tutte le società.
Ma chi incita ad usare non solo “le buone” ma anche “le meno buone” si assume una gravissima responsabilità morale (basti pensare ai tanti ex maestri rossi e neri degli anni 60 e 70, che hanno distrutto un’intera generazione di allievi) , certamente incompatibile con il fatto di ricoprire cariche istituzionali
2 aprile 2012 – Lega ladrona
4 aprile 2012 – e Umberto Bossi si dimette
3 marzo 2013 – Fino a poco tempo fa la Lega Nord parlava di “Padania”, ora il suo obiettivo è la “Macroregione del Nord”. è l’inizio della secessione?
Roberto Maroni, neo- presidente della Regione Lombardia, vorrebbe che il 75% delle tasse dei lombardi rimanesse alla Lombardia e punta alla realizzazione della Macroregione del Nord, tramite l’unione con le Regioni Piemonte, Veneto e Friuli.
L’Italia rischia seriamente la secessione?
Ma no, nessuna secessione.
Dopo di che Matteo Salvini, ex secessionista doc, ha trasformato la Lega in partito sovranìsta e di estrema destra, accontentandosi dell’obiettivo di “autonomia regionale differenziata”.